di Claudio Curti
La carta Fabriano per
fotocopie torna in produzione ma non dove è sempre stata, cioè a
Fabriano (Ancona) che gli ha dato il nome, ma all'estero grazie
ad un accordo con il gruppo Jacob Jurgensen che ha ottenuto la
licenza per le carte da fotocopie Copy 1 e 2 con lo storico
marchio Fabriano, affidando la distribuzione alla controllata
Paper Fast. La produzione era stata interrotta, nella cittadina
marchigiana, a fine 2014 con la chiusura della Giano SrL
mettendo così la parola fine alla produzione cartaria nelle
Marche. Una notizia che ha scatenato l'ira dei sindacati e del
sindaco di Fabriano (Ancona), con quest'ultimo che invoca
l'intervento del Mimit per fermare l'accordo. Dal Gruppo
Fedrigoni viene spiegato che il gruppo è andato incontro alle
esigenze di alcuni clienti importanti.
Quando a fine 2014 si era chiusa ufficialmente un'epoca per
la produzione cartaria a Fabriano, con la decisione del Gruppo
Fedrigoni di dismettere la produzione della carta per ufficio,
circa 194 lavoratori hanno rischiato di perdere il proprio posto
di lavoro. In base all'accordo sottoscritto con i sindacati,
sono stati quasi tutti ricollocati in altri stabilimenti del
Gruppo e, a oggi, ne rimangono 30 in cassa integrazione. Dopo
tre mesi, a sorpresa, l'iconico marchio Fabriano torna in vita,
ma, appunto, all'estero. Fedrigoni oggi spiega che si è arrivati
a questo accordo, "perché sollecitati da nostri importanti
clienti che volevano garantire una continuità di utilizzo dei
loro prodotti e ci hanno chiesto di rivalutare la nostra
decisione, presentandoci il gruppo tedesco". Una decisione "non
presa per profitto - tiene a precisare il Gruppo Fedrigoni -,
visto che il corrispettivo è nell'ordine delle poche decine di
migliaia di euro, ma per andare incontro alle richieste dei
clienti e mantenere comunque una presenza sul mercato" con la
precisazione che però "sul packaging deve essere specificato che
questa linea di prodotti è distribuita dal Gruppo tedesco Jacob
Jürgensen attraverso la controllata Paper Fast".
Il sindaco di Fabriano, Daniela Ghergo, alza i toni e parla
di "mistificazione e beffa" dal momento che si consente di
chiamare la carta che vende 'Fabriano - Copy 1 e 2', quando essa
non è più prodotta nella città che le dà il nome". Ghergo si
rivolge al Mimit "perchè fermi questa operazione", assicurando
"che non si lascerà nulla d'intentato nella difesa della
territorialità del marchio e del nome di Fabriano". Duro il
commento del segretario regionale di Ugl, Paolo Pierantoni.
"Purtroppo, si sta materializzando una paura che avevamo spesso
evidenziato: un'azienda che smette di produrre carta a Fabriano
e inizia a far produrre carta con il marchio Fabriano altrove.
Questo per noi è inaccettabile". E aggiunge che "non è
eticamente corretto produrre carta con il nome Fabriano in
un'altra località dopo aver interrotto la produzione nella città
della carta".
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