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Confprofessioni, 'legislatura a metà, attuare la delega fiscale'

Confprofessioni, 'legislatura a metà, attuare la delega fiscale'

In audizione riferito 'maggior prelievo sui lavoratori autonomi'

ROMA, 22 aprile 2025, 16:18

Redazione ANSA

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"Ci troviamo ormai quasi a metà della Legislatura e, verosimilmente, a oltre metà del percorso di realizzazione della riforma fiscale. Pertanto, in questa sede, ci preme ribadire la necessità di portare a pieno compimento il processo di attuazione della legge delega per la riforma fiscale, che costituisce una priorità ineludibile per dare ossigeno alla nostra economia, e ricostituire un rapporto fiduciario tra fisco e contribuenti. In particolare, chiediamo al governo un ulteriore sforzo per dare piena attuazione ai principi e criteri direttivi fissati dall'art. 5 della delega e completare il percorso di riforma dell'Irpef". A invocarlo è Confprofessioni, nel testo inviato alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, nel quadro dell'audizione di oggi pomeriggio sul Documento di finanza pubblica. Riguardo a ciò, va avanti il documento della Confederazione presieduta da Marco Natali, "ci preme sottolineare come un intervento di revisione parziale e incompleto rischia di agevolare solo alcune categorie di contribuenti, penalizzandone altre, con l'effetto di vedere aumentare le iniquità del sistema, le sue inefficienze e la sua complessità. Confprofessioni sostiene da tempo che debba essere perseguito in maniera più incisiva il principio dell'equità orizzontale, secondo cui soggetti che realizzano lo stesso ammontare di reddito debbano essere sottoposti al medesimo carico fiscale, a prescindere dalla natura degli stessi". Ad oggi, si sottolinea, "in tema di prelievi fiscali, a parità di reddito, permangono significative differenze tra lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi, a danno di questi ultimi, che si accentuano sulla fascia reddituale più bassa". Per la Confederazioni, poi, "i liberi professionisti rappresentano una risorsa determinante per l'economia italiana, non solo in ragione del loro tradizionale ruolo di intermediari e "tutor" delle imprese, ma anche per il contributo al consolidamento di un'economia dei servizi professionali, che rappresenta un ambito destinato a crescere nell'economia europea", recita, infine, il testo sottoposto ai parlamentari.
   
   

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