Meloni "sembra occuparsi di tutto
tranne che dei veri problemi del Paese, mentre Mattarella si
dimostra come sempre in sintonia con le preoccupazioni degli
italiani. La questione salariale è gigantesca, lo dimostrano i
dati". Lo ha detto in un'intervista a Repubblica la segretaria
del Pd Elly Schlein.
"Meloni è specializzata nel raccontare un'Italia che non
esiste, un mondo fantastico in cui da quando c'è lei a Palazzo
Chigi va tutto bene e i treni arrivano in orario - aggiunge - La
realtà però la smentisce, svela uno spaventoso aumento delle
diseguaglianze". Con i dazi di Trump "occorre rilanciare la
domanda interna, quindi aumentare i salari. Bisogna approvare
subito il salario minimo, che è una vergogna la maggioranza
abbia bloccato su un binario morto, e rinnovare i contratti
nazionali scaduti per 5 milioni di lavoratori. Oggi sarebbe
mortale tornare all'austerità". Una ostilità al salario minimo
"inspiegabile. Secondo i sondaggi il 70% degli italiani è
favorevole, inclusi molti suoi elettori. È una misura
necessaria, già in vigore in diversi Paesi".
"Non si capisce perché Meloni continui a difendere gli
extra-profitti dei colossi energetici a scapito di imprese e
famiglie, anziché seguire la strada di altri Paesi: scorporare
il prezzo del gas da quello dell'energia. Se non si muovono lo
faremo noi, insieme al salario minimo, quando saremo al
governo", aggiunge.
Il dl Sicurezza, secondo Schlein "è terrificante nel merito e
nel metodo. Oltre a non esserci né necessità né urgenza,
contiene disposizioni che peggiorano il Codice Rocco varato
sotto il fascismo". Quanto alla politica estera, per la
segretaria del Pd, "per Meloni o pieghi la testa a Trump o vuoi
uscire dalla Nato. Si può stare a schiena dritta e dire a Trump
che si sbaglia, senza rinunciare alla partnership con gli Usa.
Trump non è gli Stati Uniti, è il presidente pro tempore degli
Usa".
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