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Obama avverte,"non siamo intimiditi,distruggeremo Isis"

Obama avverte,"non siamo intimiditi,distruggeremo Isis"

Altri soldati in Iraq. Partnership con Nato contro i terroristi

NEW YORK, 04 settembre 2014, 08:45

Redazione ANSA

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Video shock dell 'Isis, decapitato reporter Usa Sotloff - RIPRODUZIONE RISERVATA

Video shock dell 'Isis, decapitato reporter Usa Sotloff - RIPRODUZIONE RISERVATA
Video shock dell 'Isis, decapitato reporter Usa Sotloff - RIPRODUZIONE RISERVATA

(di Stefano de Paolis) "Qualunque cosa questi assassini pensino di poter ottenere uccidendo americani innocenti come Steven, hanno già fallito", perché "non ci faremo intimidire", "giustizia sarà fatta". All'indomani della diffusione del video della barbara decapitazione del giornalista Steven Sotloff, Barack Obama alza il tono della retorica e avverte: "Il nostro obiettivo è chiaro, neutralizzare e distruggere l'Isis. In modo che non rappresenti più una minaccia, non solo per l'Iraq, ma anche per la regione e per gli Strati Uniti". Un monito inequivocabile, rivolto allo Stato islamico, ma anche ai molti che la settimana scorsa lo hanno aspramente criticato quando, dopo la decapitazione dell'altro reporter americano James Foley, ha detto che gli Usa ancora non hanno sviluppato una strategia per far fronte alla minaccia dell'Isis in Siria. Ma sono parole dirette anche agli alleati degli Stati Uniti, in particolare alla vigilia del vertice della Nato in Galles. Non a caso, in maniera ancora più esplicita, Obama ha anche affermato che "uno dei nostri obiettivi è portare la Nato a lavorare insieme a noi per creare una partnership sul piano regionale che possa combattere non solo contro l'Isis", ma anche contro altre organizzazioni terroristiche.
    Un obiettivo evidentemente condiviso anche dal premier Matteo Renzi, che in un'intervista ha detto di sperare "che già nel vertice Nato ci sia la consapevolezza di intervenire in Siria ed Iraq in modo sempre più deciso, perché non è possibile pensare di assistere a un genocidio come quello in atto". "Siamo per la libertà dell'uomo contro gli sgozzatori, contro chi uccide i bambini", ha detto, e "quando senti certe cose, che stanno al di là di ogni ragionevolezza, ti viene in mente di dire che l'Europa non può essere solo un insieme di vincoli". Ma la battaglia sarà lunga. Obama lo ha affermato più volte.
    E nel frattempo continua ad adottare misure d'emergenza. Nelle ultime ore ha disposto l'invio di altri 350 soldati in Iraq, per rafforzare la sicurezza all'ambasciata Usa a Baghdad e alle altre rappresentanze diplomatiche americane nel Paese. Si tratta di una misura, ha poi precisato il Pentagono, che "si aggiunge ai dispiegamenti annunciati il 15 giugno e il 30 giugno e che porterà il totale delle forze responsabili per l'aumento della sicurezza diplomatica in Iraq ad un totale di circa 820 unità". Allo stesso tempo, i cacciabombardieri Usa continuano a prendere di mira le postazioni dell'Isis in Iraq. Dal mese scorso hanno compiuto oltre 120 raid. Così come continua incessante l'attività per individuare gli obiettivi da colpire. Anche attraverso l'analisi del video della decapitazione di Sotloff, che l'intelligence Usa ha giudicato "autentico".
    Secondo quanto hanno affermato diversi esperti, ci sono molte similitudini con il precedente filmato, quello della decapitazione di James Foley. A cominciare da luogo delle riprese, che probabilmente si trova nei pressi della città siriana di Raqqa, roccaforte dell'Isis. Anche il carnefice sembra essere lo stesso, è vestito allo stesso modo, di nero dalla testa ai piedi, e impugna il coltello con la sinistra, come nel primo video. La vittima, Sotloff, ha però la barba e i capelli più lunghi rispetto al primo filmato, cosa che lascia intendere che tra le due riprese siano trascorsi diversi giorni.
    Ma a prescindere da quanto tempo sarà necessario, giustizia sarà fatta, ha assicurato anche il vicepresidente Joe Biden. "Gli americani non dimenticano", lo hanno dimostrato con la caccia a Osama bin Laden, ha sottolineato, aggiungendo che gli Usa inseguiranno l'Isis ovunque, "fino alle porte dell'inferno".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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