L'autore dell'attentato del 14
luglio a Nizza, Mohamed Lahouaiej Bouhlel, "si recava
regolarmente in Italia con degli uomini barbuti, radicalizzati,
per portare del cibo ai migranti siriani": è quanto ha riferito
agli inquirenti uno dei suoi presunti complici, secondo quanto
rivela BFM-TV. Tra l'altro, il 5 agosto 2015, a poco meno di un
anno dall'attacco sulla Promenade des Anglais, Bouhlel venne
"controllato al confine di Ventimiglia mentre si trovava a bordo
di un'auto con tre uomini di cui uno era noto ai servizi di
intelligence per un dossier legato alla filiera siriana". Un
altro elemento che interessa la polizia francese è un misterioso
Sms inviato dal terrorista alla compagna il 4 febbraio 2015:
"Tuo fratello Ibrahim è Siria jihad". Potrebbe voler dire che
aveva dei familiari, degli amici tra i ranghi dei jihadisti, ma
indagini sono in corso per chiarire questo punto, dice BFM-TV.
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