Il presidente eletto in Iran,
Massoud Pezeshkian, ha giurato in Parlamento durante una
cerimonia di insediamento a cui hanno partecipato numerosi
funzionari di alto livello del mondo politico straniero e
iraniano. Ora, dopo il giuramento, Pezeshkian avrà due settimane
di tempo per presentare le linee generali del suo programma e i
membri del governo.
Nella Repubblica islamica, i ministri dell'Intelligence, della
Difesa, dell'Interno e degli Affari Esteri sono sempre stati
nominati sotto la supervisione diretta della Guida suprema, Ali
Khamenei, che ha anche l'ultima parola su tutte le principali
direzioni politiche. Pezeshkian ha promesso di formare un
gabinetto che sia la "manifestazione dell'unità nazionale" e che
includa donne, oltre che rappresentanti di tutte le fazioni e le
minoranze religiose.
Secondo il vicepresidente del parlamento, Alireza Sharifi,
come riferisce Irna, circa 86 paesi e 104 delegazioni straniere
partecipano alla cerimonia di insediamento. Tra gli ospiti
stranieri ci sono il vice segretario del Servizio europeo per
l'azione esterna, e supervisore per l'Unione europea dei
colloqui per il rilancio dell'accordo sul nucleare iraniano,
Enrique Mora, i presidenti del Tajikistan e dell'Indonesia,
Emomalī Rahmon e Joko Widodo, e i primi ministri di Cuba,
Pakistan, Siria, Armenia, Georgia e Iraq.
Tra gli altri partecipanti stranieri, sono presenti l'inviato
speciale del premier giapponese, i vicepresidenti di Brasile e
Turkmenistan, il presidente della Duma russa, i ministri degli
esteri egiziano e sudafricano, il ministro degli interni del
Qatar, gli inviati speciali di Oman e Bahrein, il viceministro
del governo talebano in Afghanistan e il vice capo del comitato
del congresso cinese. Alla cerimonia hanno partecipato anche i
leader dei gruppi delle milizie regionali sostenute dall'Iran,
tra cui Hezbollah, Hamas, il movimento della Jihad islamica e
gli Houthi yemeniti.
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