Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato oggi - dall'Isola della Riunione, dove si trova - che parteciperà ai funerali di Papa Francesco. "Saremo presenti, come è giusto che sia", ha dichiarato il capo dello Stato durante una conferenza stampa.
Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parteciperà ai funerali, secondo una fonte della presidenza di Kiev all'agenzia di stampa Afp.
Il presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, parteciperà insieme alla moglie Janja ai funerali di Papa Francesco a Roma: lo ha riferito il Palacio do Planalto, sede del Presidenza della Repubblica.
Secondo quanto comunicato dalla Segreteria per le comunicazioni sociali (Secom) della Presidenza, il viaggio non ha ancora una data confermata, in base al protocollo del Vaticano. La delegazione completa dovrebbe essere annunciata oggi.
In serata il presidente degli Usa Donald Trump sul suo social Truth: "Io e Melania andremo al funerale di papa Francesco a Roma".
La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, a quanto si apprende da fonti dell'esecutivo europeo, parteciperà alle esequie.
Il presidente russo Vladimir Putin non ha intenzione di partecipare, secondo quanto detto dal portavoce Dmitry Peskov citato dalla Tass. Non è ancora stato deciso chi rappresenterà la Russia ai funerali, ha aggiunto Peskov.
Il cordoglio della Cina
La Cina esprime "il suo cordoglio" per la morte del Pontefice, riferisce il ministero degli Esteri. "Negli ultimi anni, la Cina e il Vaticano hanno mantenuto contatti costruttivi e hanno condotto scambi amichevoli", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun, in quello che è il primo commento ufficiale di Pechino sulla scomparsa di Papa Bergoglio. La Cina "è disposta a compiere sforzi congiunti con il Vaticano per promuovere il continuo miglioramento delle relazioni" bilaterali, ha aggiunto Guo nel briefing quotidiano. Repubblica popolare e Santa Sede non hanno rapporti diplomatici ufficiali, visto che il Vaticano è l'ultimo Stato europeo che riconosce ancora Taiwan, considerata però da Pechino parte "sacra" e "inalienabile" del suo territorio e da riunificare anche con la forza, se necessario.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA