Una rottura ai vertici
dell'esecutivo era nell'aria da tempo ma adesso il presidente
argentino Javier Milei l'ha resa esplicita: "la vicepresidente
Victoria Villaruel è parte della casta e porta avanti una sua
agenda politica personale". Così il leader ultraliberista ha
bollato in un'intervista televisiva la sua vice Villaruel, fino
ad oggi colei che rappresentava l'anima più conservatrice della
coalizione La Libertà Avanza.
Parole soppesate con cura per sancire una rottura che era già
stata resa esplicita da tempo sui social, dove le truppe
digitali del presidente castigavano con durezza ogni movimento
della vice.
Il portavoce di Milei, Manuel Adorni, ha precisato i contorni
della rottura ribadendo che Villaruel, come presidente del
Senato, "purtroppo trascorre molto tempo vicino alla casta".
"Ovviamente non chiediamo le sue dimissioni", ha quindi aggiunto
Adorni riferendosi ad un'opzione che tuttavia non era stata mai
menzionata fino ad oggi.
A far precipitare la rottura sarebbe stata una frase di
Villaruel dove afferma che nel Senato si svolge "l'alta
politica" quando per Milei il Parlamento è piuttosto "un nido di
topi" spregevoli che cerca di ostruire le iniziative del governo
con l'unico fine di autopreservarsi.
Sullo sfondo della rottura tuttavia sembra esserci la
percezione da parte del nucleo duro del presidente che - sulla
scia dei buoni risultati sul fronte macroeconomico e degli
ultimi sondaggi in vista delle amministrative del 2025 - si
tratta del momento giusto per sferrare un'offensiva contro tutti
gli avversari politici.
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