Mentre la Procura
Nazionale del Messico ha assunto la direzione delle indagini sui
possibili crimini commessi nel crematorio clandestino scoperto
in un terreno del comune di Teuchitlán, nello Stato di Jalisco,
emergono dettagli sempre più macabri che confermerebbero
l'esistenza di un vero e proprio campo di reclutamento e
sterminio.
Le autorità hanno diffuso oggi alcune delle foto scattate
dall'equipe forense che sta effettuando i primi rilevamenti e le
immagini non lasciano spazio a molti dubbi. Teschi calcinati,
documenti, effetti personali, e un quaderno con liste di
centinaia di nomi delle probabili vittime oltre a indizi sulla
presenza di fosse comuni.
Prima di assumere la guida delle indagini il procuratore
generale, Alejandro Gertz Manero, aveva criticato il fatto che
le autorità e la giustizia locali non fossero a conoscenza delle
tombe e dei crematori ritrovati solo grazie ai 'Guerreros
buscadores', un gruppo alla ricerca di familiari scomparsi.
Gertz ha descritto la situazione come "incredibile"
affermando che "i gravi problemi della criminalità organizzata
non nascono dal nulla, ma nascono e crescono da problemi
locali".
Jalisco è lo Stato del Messico con il più alto numero di
persone scomparse, con oltre 15.000 casi da dicembre del 2018 a
settembre del 2024 secondo dati del Registro statale delle
persone scomparse.
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