Decine di persone hanno marciato
ieri nel centro di Caracas per protestare contro la detenzione
di oltre 200 migranti venezuelani in una prigione salvadoregna
perché accusati dagli Stati Uniti di appartenere alla gang
transnazionale El Tren de Aragua.
La marcia, organizzata dal governo del presidente de facto
Nicolás Maduro, è stata guidata da alti funzionari del
'chavismo' al potere, che hanno promesso di fare tutto il
possibile per riportare questi migranti in Venezuela, negando
però che siano criminali come sostenuto dall'amministrazione
Trump.
"Stiamo affrontando violazioni degradanti", ha detto la vice
di Maduro, Delcy Rodríguez. "El Salvador deve capire che deve
restituire i migranti venezuelani, che sono stati ingiustamente
sequestrati. Chiediamo il ritorno immediato dei nostri migranti,
e questo è il grido dell'intero popolo venezuelano", ha
aggiunto.
Nelle ultime ore, diverse famiglie hanno riferito ai media
locali e sui social di aver riconosciuto loro parenti nelle
immagini dei detenuti del carcere di massima sicurezza
salvadoregno di Cecot, negando che siano criminali.
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