In occasione della Giornata della
Ricerca italiana nel mondo, la manifestazione promossa dal
ministero degli Esteri in collaborazione con il ministero
dell'Università e della Ricerca per valorizzare il contributo
dei ricercatori italiani alla scienza internazionale, l'Istituto
Italiano di Cultura di Praga (Iic) presenta nella propria Sala
conferenze la mostra Swit - Science Women of Italy.
L'esposizione mette in risalto il ruolo cardine svolto a livello
globale delle scienziate italiane nell'ambito del mondo STEM
(Science, Technology, Engineering and Mathematics). La mostra è
composta da 21 pannelli informativi in lingua inglese,
arricchiti da codici QR tramite i quali il visitatore può
approfondire il profilo di 21 scienziate italiane che hanno
sfidato le convenzioni del loro tempo con idee rivoluzionarie.
Le celebrazioni per la Giornata della Ricerca sono proseguite
ieri nella Cappella barocca dell'Istituto con l'applauditissimo
spettacolo teatrale "E.T. - L'incredibile storia di Elio
Trenta", nell'interpretazione dell'attore Luigi Diberti. Scritto
dallo stesso Diberti e dallo sceneggiatore Gianmario Pagano, e
diretto da Francesco Frangipane, "E.T." narra la vicenda di Elio
Trenta, un giovane sognatore, curioso e visionario nato a Città
della Pieve nel 1913 che pur non essendo un ingegnere, nel 1932
fu il più giovane ad inventare e brevettare il cambio
automatico. Quando Elio Trenta in un contesto storico e sociale
sfavorevole ebbe l'opportunità di presentare la sua invenzione
alla Fiat, si troverà ad incassare un netto, seppur rispettoso
rifiuto del vertice aziendale ad investire nello sviluppo di un
progetto che avrebbe aumentato i costi di produzione togliendo
potenza al motore. Tuttavia, pochi anni dopo la prematura
scomparsa dell'inventore avvenuta nel 1934, la General Motors
doterà una delle sue auto del primo cambio automatico. "La
vicenda di Elio Trenta, anche se non a lieto fine, è un esempio
della genialità e della passione italiana applicate al campo
della ricerca e dell'innovazione. Ed è grazie alla straordinaria
interpretazione di Luigi Diberti che la figura di questo giovane
inventore torna a parlarci, proiettando gli spettatori oltre il
tempo e lo spazio in una dimensione di pura poesia", ha
rimarcato Marialuisa Pappalardo, la direttrice dell'Iic.
Le attività dedicate alla scienza e alla ricerca riprenderanno
il 5 maggio con Francesco Dolce, ricercatore presso il
Politecnico di Praga (Cvut) che, in occasione del primo
appuntamento per il 2025 del ciclo di conferenze "La botte di
Diogene", in dialogo con la direttrice dell'Iic approfondirà il
tema: "Matematica e parole: chiacchierando di combinatoria e
formule, senza dare troppo i numeri".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA