Il Senegal, per le imprese
italiane, è una buona base per investire soprattutto in
infrastrutture, energia e agroindustria in questo ma anche in
altri Paesi dell'Africa occidentale. Per affacciarsi su tali
mercati però è bene farsi accompagnare da istituzioni come l'Ice
e le Camere di commercio italiane in loco. Lo segnala
l'Ambasciatore d'Italia in Senegal, Giovanni Umberto De Vito, in
un'intervista pubblicata questa settimana dalla newsletter
"Diplomazia economica italiana".
"Le imprese italiane interessate non soltanto al Senegal, ma
a tutta l'Africa occidentale, troveranno in questo Paese una
solida base di operazioni con interessanti opportunità nei
settori chiave delle infrastrutture, dell'energia e
dell'agribusiness", ha spiegato l'Ambasciatore.
"Per coloro che intendono affacciarsi a questo mercato, il
mio suggerimento è di preparare bene l'operazione, considerate
le differenze culturali, le peculiarità di questo ambiente degli
affari e talune perduranti criticità sul piano finanziario o
della trasparenza legale (basti pensare ai titoli fondiari)", ha
consigliato De Vito.
"Per questo è importante l'accompagnamento che possono
offrire istituzioni italiane come l'Ambasciata che, fra pochi
mesi, potrà contare sull'assistenza di un nuovo Ufficio ICE e di
un addetto scientifico basati a Dakar", ha annunciato
l'Ambasciatore il quale ha definito "significativa soprattutto
la nuova presenza di ICE a Dakar, che rientra d'altronde nel più
ampio progetto di rafforzamento della promozione economica in
Africa subsahariana dedicato alla memoria dell'Ambasciatore
Attanasio".
"Il compianto collega di cui ricorre in questi giorni il
primo anniversario dalla scomparsa - ha spiegato De Vito - aveva
avviato una riflessione su come migliorare l'assistenza alle
imprese italiane nella regione". E quelle interessate al Senegal
"hanno infine a loro disposizione la Camera di commercio
italo-senegalese e dell'Africa occidentale", ha ricordato il
diplomatico.
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