La metropoli brasiliana di San
Paolo ospiterà, dal 21 al 27 ottobre, la XIII Settimana della
Cucina Regionale Italiana. Promosso annualmente dal consolato
generale d'Italia di San Paolo, con il sostegno dell'Accademia
Italiana della Cucina, l'evento, che è già una tradizione nel
calendario gastronomico della città, mira a divulgare la
diversità e la ricchezza della cucina italiana, oltre a
presentando alcuni ingredienti e piatti rari sul suolo
nazionale. Una novità nel 2024, anno in cui si celebra il 150°
anniversario dell'inizio dell'immigrazione italiana in Brasile,
è la rappresentazione di San Paolo come "21a regione italiana".
In questo contesto, Basilicata Restaurante, marchio gastronomico
ultracentenario nel quartiere di Bela Vista, propone un menu
settimanale con ricette della cucina italo-brasiliana, nata con
milioni di immigrati che hanno adottato il Brasile come loro
casa.
Nella sua dinamica caratteristica, l'evento invita 20 chef
che lavorano in Italia a partecipare a questo incontro in 20
ristoranti italiani selezionati a San Paolo. Durante la
Settimana, ognuno di questi indirizzi rappresenta una regione
d'Italia e la sua identità culinaria: Abruzzo, Basilicata,
Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia,
Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia,
Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino-Alto Adige, Umbria, Valle
d'Aosta e Veneto. "Organizzare la Settimana della Cucina nel
momento in cui celebriamo i 150 anni dell'immigrazione italiana
in Brasile è anche un modo per rendere omaggio a coloro che sono
venuti in Brasile e hanno portato, con sé, un po' della cultura
gastronomica di ciascuna delle nostre regioni", afferma il
Console Generale d'Italia a San Paolo Domenico Fornara. Per lui,
l'evento permette alle persone di assaporare la pluralità dei
sapori italiani e offre all'immensa comunità italo-brasiliana
della città la possibilità di connettersi con le proprie regioni
d'origine attraverso ingredienti e piatti.
Per una settimana i locali propongono menù speciali che
rappresentano il "mangiare all'italiana" prevedendo un pasto
composto da quattro fasi, con antipasto, primo, secondo e
dessert. Le ricette sono proposte dagli chef ospiti e preparate
in collaborazione con gli ospiti e le squadre delle case
selezionate, in uno scambio produttivo. In questo processo
diventa evidente la diversità di ogni regione d'Italia, riflessa
nella varietà di ingredienti di alta qualità e di tecniche di
produzione tradizionali - vale la pena ricordare che l'Italia è
un Paese con più di 300 prodotti agroalimentari di qualità
D.O.P., I.G.P sigilli. e S.T.G.
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