Al via a San Paolo la 13/ma
Settimana della cucina regionale Italiana, il più importante
evento dedicato alla gastronomia tricolore in Brasile, che
quest'anno celebra i 150 anni di immigrazione italiana.
Fino al 27 ottobre, l'evento propone la formula già
collaudata di portare uno chef da ciascuna delle 20 regioni
italiane a cucinare in altrettanti rinomati ristoranti della
capitale paulista, ma con un'elemento di novità: l'inserimento
di San Paolo come "21/ma regione", con un menu di cucina
italo-brasiliana preparato dallo storico ristorante Basilicata.
"La cucina è un punto d'incontro per la cultura, e questo è
lo spirito dell'iniziativa", ha affermato il Console generale
d'Italia a San Paolo, Domenico Fornara, durante il cocktail di
apertura, tenutosi nell'iconico Edificio Martinelli, progettato
dall'italiano Giuseppe Martinelli e un tempo, con i suoi 105
metri, edificio più alto dell'America Latina. Secondo Fornara,
l'evento rappresenta anche un volano per il "turismo delle
radici", iniziativa del governo per "accogliere le persone di
origine italiana che vogliono scoprire i territori di
provenienza dei loro antenati, con percorsi turistici dedicati".
Gerardo Landulfo, delegato dell'Accademia Italiana della
cucina, organizzatore dell'iniziativa insieme al Consolato, ha
ricordato che l'iniziativa nata nel 2012 ha ispirato la
Settimana della Cucina italiana, organizzata dal Ministero degli
Esteri nelle ambasciate e nei consolati di tutto il mondo, a
partire dal 2016. "Ma solo qui a San Paolo - ha evidenziato
Landulfo - abbiamo uno chef per ogni regione. E solo qui sono
stati coinvolti anche i ristoranti, muovendo così l'economia e
generando uno scambio".
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