In occasione della Giornata
internazionale di commemorazione delle vittime dell'Olocausto e
dell'80° anniversario della liberazione del campo di
Auschwitz-Birkenau (27 gennaio 1945), il Teatro dell'Istituto di
Cultura di Bruxelles ha ospitato la rappresentazione teatrale de
'Il nuotatore di Auschwitz', scritta e diretta da Luca De Bei.
L'attore italiano Raoul Bova, a Bruxelles per l'unica
rappresentazione a livello internazionale, ha dato voce e corpo
ai due protagonisti di una storia vera, il nuotatore francese e
di origine ebraica, Alfred Nakache, e lo psicanalista austriaco,
anch'egli di origine ebraica, Viktor Frankl, entrambi internati
ad Auschwitz, entrambi portatori di un messaggio di incrollabile
determinazione, speranza e unità tra i popoli europei.
Come ricordato dal vice presidente del Consiglio e ministro
degli Esteri, Antonio Tajani, nel videomessaggio che è stato
trasmesso prima della rappresentazione teatrale, "è nostro
dovere continuare a ricordare. Non soltanto per rispetto nei
confronti delle vittime del passato, ma soprattutto per noi
stessi, per il futuro dei nostri figli, affinché l'orrore
dell'Olocausto non si ripeta mai più e nel mondo venga
definitivamente abbandonata ogni forma e ogni manifestazione di
antisemitismo", ha sottolineato l'Ambasciatore d'Italia in
Belgio, Federica Favi, aprendo la serata dinanzi ad una platea
di circa 350 presenti.
"Un'opera artistica che è un atto d'amore per il futuro in
una prospettiva europea: un attore italiano che interpreta un
personaggio francese e uno austriaco", ha aggiunto il Direttore
dell'Istituto di Cultura di Bruxelles, Pierre Di Toro. "Un
messaggio che ci dice come perso tutto 'l'avere' (proprietà,
fama e altro superfluo), all'umano rimane 'l'essere' e la sua
speranza nel futuro. Una storia che ci ricorda, come ha scritto
Primo Levi, che se comprendere è impossibile, conoscere è
necessario".
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