La consapevolezza del presente non
può prescindere dalla conoscenza del proprio passato. E' proprio
questo lo scopo del Museo Nkyinkyim ad Accra, che
l'ambasciatrice d'Italia in Ghana, Laura Ranalli ha voluto
visitare. Si tratta di un museo in continua evoluzione che
coniuga arte, storia e spettacolo africani, nonché patrimonio
culturale immateriale come percussioni, danze, riti
tradizionali.
L'esperienza museale nasce dal genio dell'artista ghanese di
fama internazionale Kwame Akoto Bamfo, che ha dedicato una serie
di installazioni alla storia, alla cultura e alle religioni
africane, ed è progettata per guidare i visitatori verso la
guarigione e la giustizia riparativa, la guarigione dalle
eredità della schiavitù e del colonialismo africano.
L'esposizione vuole testimoniare le generazioni perdute a causa
della tratta degli schiavi, rappresentate da centinaia di volti
che emergono dalla terra, mentre alcuni oggetti votivi collocati
sotto gli alberi sono concepiti allo scopo di pacificare le
loro anime. Un'altra sezione del museo allestito dedicata ai
grandi del panafricanismo, rappresentati in un lungo murale,
mentre altre sezioni sottolineano aspetti più tradizionali della
cultura ghanese, quali la parte nella quale sono esposte
versioni moderne delle bambole della fertilità.
"La visita a Nkyinkyim ha rappresentato una esperienza
particolarmente significativa - ha dichiarato l'ambasciatrice
Ranalli - dal momento che alcune delle sue istallazioni si
propongono come una sintesi della cultura e delle tradizioni
africane e invitano ad un loro approfondimento; altre
istallazioni, le più toccanti, portano invece a riflettere sugli
orrori della storia e sulla necessità di trovare delle forme di
riconciliazione".
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