Faccia a faccia oggi tra il
sottosegretario alla Giustizia (con delega alle Professioni)
Jacopo Morrone ed il presidente ed il vicepresidente del
Consiglio nazionale dei periti industriali Claudio Guasco
laureati e Sergio Comisso. La riunione, cui era presente anche
la deputata Ingrid Bisa (Lega), recita una nota, è servita a
trattare, in particolare, "la richiesta di una revisione
complessiva dell'ordinamento professionale", una riforma
"urgente" per la categoria, che invoca "l'accorpamento delle
aree di specializzazione da 26 a 7 che afferiscono a tre macro
settori (civile, tecnologico e informazione), mettendo così fine
alla suddivisione nell'Albo" di segmenti "poco rispondenti alle
specializzazioni diffuse tra gli iscritti e rispetto a quelle
richieste dal mercato". "I nostri ordinamenti sono fermi ad una
normativa obsoleta, basti pensare che, attualmente, per accedere
all'Albo ci sono 26 esami di stato a parità di percorso
formativo quando, invece, lo scenario normativo potrebbe
consentire un accorpamento in sette aree di specializzazione e
tre settori di attività", ha affermato il vertice dell'Ordine,
auspicando che l'incontro con Morrone sia "l'inizio di una
sinergia importante per attuare un processo di riforma
necessario non tanto nell'interesse dei professionisti, quanto
della collettività che richiede servizi sempre più
specializzati", si legge, infine, nella nota dei periti.
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