Un incontro "esplorativo" che
"confidiamo apra una riflessione". Così il segretario nazionale
del sindacato degli infermieri Nursind, Andrea Bottega, al
termine dell'incontro all'Aran per la ripresa delle trattive per
il rinnovo del contratto del comparto Sanità 2022-24, in stallo
ormai da vari mesi con alcuni dei sindacati che hanno rifiutato
la firma dell'accordo contestando la scarsità delle risorse
economiche previste per il rinnovo. Il tavolo è stato
riaggiornato tra due settimane.
"C'è un'ultima occasione, che secondo noi non va sprecata, per
arrivare finalmente alla firma dell'intesa. Dopo 13 mesi di
stallo sul contratto - spiega Bottega - sarebbe un modo per
risarcire i tanti lavoratori del comparto, a cominciare da
infermieri e ostetriche, che vorrebbero fare affidamento su un
aumento, seppure non ingente, di risorse in busta paga". "Anche
oggi - rileva il leader sindacale - abbiamo ribadito la nostra
disponibilità a sottoscrivere il Ccnl, ma soprattutto sollevato
un problema di tempi perché i fondi, seppure pochi e
insufficienti a compensare l'inflazione degli ultimi anni, vanno
spesi entro fine anno come previsto dal Documento di finanza
pubblica. Oppure sarà meglio poi doversi piegare a quanto sarà
deciso unilateralmente dal governo? Questa sì che sarebbe una
sconfitta per le relazioni sindacali".
Riferendosi alle sigle che continuano a insistere sul nodo dei
fondi, Bottega sottolinea che "la questione delle scarse risorse
non è da porre al tavolo Aran. Non è in quella sede che può
essere affrontata e risolta. Per disporre di nuovi stanziamenti,
infatti, serve una legge. Ergo, continuare a insistere su questo
significa solo arroccarsi su una posizione pregiudiziale".
"Confidiamo pertanto - conclude il segretario - che questo
incontro esplorativo di oggi apra una riflessione. In caso
contrario, a perdere saranno solo i professionisti della
sanità".
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