"Il 25 aprile è la festa di tutti, ma
non dobbiamo dimenticare che è anche l'esito di una scelta di
campo fatta da tanti, che dopo l'8 settembre 1943 sacrificarono
la propria vita per restituire al nostro paese la democrazia e
la libertà, e per affrancarlo dalle atrocità del nazifascismo".
Così il sindaco di Bari, Vito Leccese, a margine della cerimonia
per gli 80 anni della festa della Liberazione, che si è svolta
questa mattina al Sacrario militare dei caduti d'oltremare di
Bari.
Dopo gli onori ai caduti, la deposizione di corone d'alloro e
gli interventi istituzionali, nel corso della cerimonia alcuni
studenti di istituti superiori di Bari hanno letto delle lettere
di condannati a morte della resistenza europea. "La cosa
importante è che quei testi dei condannati a morte vivano
ancora, ma è soprattutto (importante, ndr) l'impegno che i
ragazzi ci mettano per leggerli, studiarli ed esprimerli con
intensità. Questo lascia grande speranza per il nostro futuro",
ha detto il presidente dell'Anpi di Bari, Pasquale Martino. Al
termine della cerimonia, l'Anpi ha sfilato verso l'esterno del
Sacrario intonando "Bella ciao".
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