Nuovo caso 'politico-elettorale'
a Senerchia, il comune di 750 abitanti in provincia di Avellino
dopo quello relativo alla presentazione di ben 21 liste, 19
delle quali composte da persone residenti in province e regioni
diverse dalla Campania, per le elezioni amministrative del 25 e
26 maggio prossimi. La Commissione provinciale elettorale ha
infatti sospeso, per 48 ore, una delle liste: motivo, nel
contrassegno presenta il simbolo del fascio littorio romano.
"Il contrassegno - spiega il verbale redatto dalla prefettura
di Avellino - fa riferimento ad ideologie autoritarie, come tali
vietate dalla Costituzione e dalla legge del 20 giugno del
1952". Entro il termine perentorio delle 48 ore, i presentatori
della lista dovranno consegnare un contrassegno diverso, pena la
esclusione dalla competizione elettorale.
A Senerchia, malgrado l'esiguo numero di residenti, per le
comunali sono state presentate ben 21 liste. Soltanto due sono
quelle composte da residenti, guidate dai candidati sindaci,
Michele Di Muro e Concetta Varalla, in rappresentanza,
rispettivamente, della ex maggioranza e della ex opposizione. Il
comune di Senerchia venne sciolto dopo le dimissioni dei
consiglieri che sostenevano il sindaco in carica. Le altre liste
sono prevalentemente composte da persone residenti in altre
province e regioni. Grazie al congedo elettorale, potranno
usufruire di trenta giorni di permesso retribuito. Nei comuni
con popolazione inferiore ai mille abitanti non vi è l'obbligo
della raccolta di firme per la presentazione delle liste.
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