I 90 minuti al Wanda Metropolitano magari non saranno lunghi come al Bernabeu (da una storica citazione dell'ex blancos Juanito), ma sicuramente l'Inter non sarà attesa da una scampagnata domani nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro l'Atletico Madrid. Gli uomini di Simone Inzaghi dovranno infatti difendere l'1-0 dell'andata a San Siro, in uno stadio caldo (dove i colchoneros quest'anno hanno vinto 13 partite su 14) e contro un'avversaria che ha già promesso battaglia, per centrare la seconda qualificazione consecutiva ai quarti, come non succede per i nerazzurri dalle stagioni 2009-'10 (in cui arrivò il Triplete) e 2010-'11, quando invece arrivò l'eliminazione per mano dello Schalke 04. E l'Inter va a Madrid anche per sfatare un tabù: senza considerare il trionfo in finale di Champions League proprio al Bernabeu ma contro il Bayern Monaco, l'ultima vittoria in Spagna infatti è arrivata nell'ottobre 2004 (5-1 al Valencia) e a quel successo sono seguite sei sconfitte e tre pareggi contro squadre iberiche di cui gli ultimi due consecutivi, contro il Barcellona nel 2022/23 e contro la Real Sociedad nella stagione in corso.
La vittoria dell'andata metterà a disposizione dei nerazzurri due risultati su tre per passare il turno, ma le intenzioni di Simone Inzaghi non sono di difendersi e basta. "Sappiamo tutti cosa è l'Atletico, che grande allenatore è Simeone che è un amico ed è stato un grandissimo compagno di squadra. Noi ci siamo preparati nel migliore dei modi, sapendo che il Metropolitano per l'Atletico è un punto di riferimento, sapendo che abbiamo un vantaggio minimo e che non speculeremo", ha spiegato il tecnico nerazzurro nella classica conferenza stampa della vigilia. "Domani sappiamo che sarà complicata, contro un avversario di assoluto valore che in casa propria si trasforma.
Sappiamo di avere un minimo vantaggio che ci portiamo da Milano, ma cercheremo di fare la nostra gara".
Motivo per cui per ora si mette da parte anche la corsa scudetto per concentrarsi unicamente sull'Atletico Madrid.
"Sappiamo la storia dell'Inter, l'anno del Triplete è stato grandioso. Noi stiamo facendo il nostro percorso, lasciamo da parte il campionato e ragioniamo partita dopo partita, in questi due giorni e mezzo abbiamo cercato di prepararla nel migliore dei modi", ha proseguito Inzaghi. "Il nostro percorso non è nato a Istanbul ma è iniziato tre anni fa, è un percorso di tre anni in cui la squadra è sempre riuscita a passare il turno, cosa non scontata negli ultimi dieci anni qui all'Inter. L'anno scorso abbiamo ottenuto la meravigliosa finale di Istanbul che ci siamo giocati con grandissimo orgoglio e quest'anno vogliamo fare il nostro cammino".
Per quanto riguarda la formazione, Inzaghi deve fare i conti solo con le assenze degli infortunati Carlos Augusto e Arnautovic (autore del gol decisivo all'andata), che dopo la gara di Bologna si sono aggiunti ai lungodegenti Cuadrado e Sensi. Gli unici dubbi sugli undici titolare dovrebbero riguardare il ballottaggio tra Acerbi e De Vrij in difesa e quello tra Dumfries e Darmian sulla fascia destra. Per il resto, quindi, davanti a Sommer la difesa sarà completata da Pavard e Bastoni, mentre a centrocampo ci sarà il trio formato da Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan con Dimarco sulla sinistra. In attacco, invece, Lautaro tornerà a fare coppia con Thuram per la prima volta dopo la gara d'andata, in cui il francese si fermò dopo 45' per infortunio.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA