"L'obiettivo è passare il turno per provare a regalarci un sogno in questa competizione". Le parole di Simone Inzaghi sono il commento migliore all'esito del sorteggio di Champions che ha accoppiato all'Inter il Feyenoord che ha eliminato il Milan. I nerazzurri sono finiti nella parte destra del tabellone, che riserverà loro nei quarti, se si qualificheranno, la vincente della sfida tutta tedesca fra Bayern Monaco e Bayer Leverkusen e poi, eventualmente, in semifinale una tra Borussia Dortmund, Lilla, Benfica e Barcellona.
Avversari non certo facili, ma comunque tutti alla portata dei nerazzurri, che temevano di finire dalla parte di Real Madrid, Liverpool e Paris Saint Germain. Ora invece l'Inter troverebbe uno di questi club solo nel caso che andasse in finale. Per questo Inzaghi non nasconde una certa soddisfazione, mentre anche il vicepresidente Javier Zanetti indica quale sia la strada da seguire: "Non possiamo fare delle scelte, dobbiamo puntare ad andare in fondo in tutte le competizioni. Sappiamo cosa vuol dire essere campioni d'Italia, onoreremo la Champions cercando di arrivare in finale come due anni fa".
Intanto ci saranno questi ottavi che propongono, oltre alla sfida dell'Inter e a quella tutta tedesca fra Bayern e Bayer, due confronti super come quello fra Psg e Liverpool e il derby di Madrid fra Real e Atletico, due squadre che si sono sfidate in altrettante finali di Champions, nel 2014 e 2016, in cui hanno prevalso sempre le 'merengues'. Ora Simeone, che all'epoca già c'era, non vede l'ora di prendersi la rivincita.
E a proposito di stracittadine, è stata evitata in Europa League quella fra Roma e Lazio, visto che la squadra di Baroni ha pescato il Viktori Plzen e ai giallorossi è stato accoppiato l'Athletic Bilbao della 'freccia' Nico Williams, che sta andando bene anche nella Liga e che nella competizione continentale se arriverà fino in fondo avrà la possibilità di giocare la finale in casa.
Fra i giallorossi e i baschi c'è il precedente dello scorso settembre quando, nella fase 'campionato', all'Olimpico è finita 1-1.
Se poi la Roma dovesse andare avanti è possibile un confronto un grande ex ancora molto amato nella Capitale, ovvero José Mourinho che con il suo Fenerbahce nel frattempo proverà a eliminare i Rangers Glasgow. "La sfida con l'Athletic Bilbao è una delle più affascinanti per chi fa questo mestiere - il commento di Claudio Ranieri -. Andare nel loro stadio, con quella storia e quel senso di appartenenza, non è mai facile. È una squadra molto forte, ma faremo di tutto per andare avanti".
E' andata bene alla Lazio in termini di tabellone: dovrà vedersela con il Viktoria Plzen, la città della birra, e soprattutto da quella parte del tabellone troverebbe poi in caso una tra Bodoe Glimt e Olympiacos, quest'ultima squadra che l'anno scorso ha vinto la Conference. Semmai, per i biancocelesti il difficile potrebbe venire in un'eventuale semifinale contro una tra Tottenham, Ajax o Eintracht Francoforte. Per la Roma, in caso d'ingresso fra le migliori quattro, c'è invece il rischio del ritorno di un incubo chiamato Manchester United.
Non è andata bene alla Fiorentina, che in Conference ha trovato il Panathinaikos, avversario non certo molle e che ha tra le sue file vari ex 'italiani' come Dragowski, Vitor Hugo, Djuricic e Jedvaj. I pericoli verranno anche dal bomber Ioannidis, da marcare in modo adeguato. Di positivo c'è che i viola, guardando gli incroci del tabellone, potranno eventualmente incontrare il Chelsea soltanto in finale, possibilmente evitando di perderla per il terzo anno consecutivo.
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