"Allenare all'estero? Sì, perché no.
Ho avuto tanti mesi per guardare il calcio italiano e penso che
sia a livello molto alto ma allo stesso tempo cerco di
aggiornarmi per vedere le strutture e i ritmi di gioco
all'estero, che mi affascinano molto". Così Daniele De Rossi a
margine del Premio "Asi Sport e Cultura" al Coni. "All'estero mi
va bene, non è un problema di dove, di lingua o di campionato,
neanche di categoria - ha proseguito -. È importante che ci sia
un progetto serio con persone serie che abbiano voglia di fare
un percorso insieme a me".
"In questo momento cerco di concentrarmi su quella che è la
costruzione di una società che possa reggersi da sola, con le
persone che sto mettendo dietro la scrivania e in campo - ha
aggiunto l'ex centrocampista giallorosso facendo riferimento
all'Ostiamare -. Poi tutti sanno che la mia passione, la mia
vocazione e il mio futuro sarà in panchina. Non so dove, ma so
che a giugno o un po' più tardi ricomincerò a fare quello che
più mi piace. Spero di non avere più così tanto tempo libero, ma
non l'ho buttato".
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