Il Lecce sceglie la strada del
silenzio. Non ci sarà la solita conferenza di vigilia gara del
tecnico, perché Marco Giampaolo e l'intero gruppo squadra
preferiscono così, scossi ancora come sono per l'incredibile
tragedia consumatasi giovedì scorso nella quiete del ritiro di
Coccaglio, con l'improvvisa scomparsa del fisioterapista
Graziano Fiorita. Il Lecce che, affranto dal dolore, rientra
immediatamente a casa, quasi come volesse fuggire dal luogo
della tragedia: in serata l'annuncio, che sa quasi di beffa, con
la decisione della Lega di recuperare la gara contro l'Atalanta
domenica sera.
Una decisione che ha spiazzato il club, che si aspettava si il
rinvio, ma non lo immaginava in un periodo temporale così
ristretto. Il programmato allenamento previsto per ieri non si è
tenuto, con i calciatori che hanno informato allenatore e
società di non sentirsela ad indossare scarpini da gioco: si
sono solo ritrovati sostando a lungo nello spogliatoio, quasi a
voler rendere omaggio all'amico e collega Fiorita, senza
scendere sul terreno di gioco. Questa mattina un allenamento di
rifinitura, con la testa e la mente ancora confusi per quanto
accaduto pochi giorni addietro, per disputare una gara che mai
avrebbero voluto giocare, o quantomeno disputare più in là.
Ma alla fine a prevalere è la ragione di stato, così domani
mattina il Lecce partirà alla volta di Bergamo, dove in serata
sfiderà l'Atalanta. Una scelta, quella di non partire in ritiro
nel pomeriggio della vigilia, che tiene conto di un impatto
psicologico molto forte per la squadra che si ritroverebbe, a
48ore di distanza, nuovamente in ritiro, anche se in albergo e
località diverse, quando tutti hanno negli occhi quanto accaduto
a Coccaglio. Quindi niente ritiro, questa sera ognuno a casa con
le proprie famiglie, poi domani in mattinata la partenza alla
volta di Bergamo, il pranzo in hotel e la preparazione del match
ridotta al minimo.
Una scelta quasi simbolica con un messaggio chiaro rivolto al
governo del calcio: il Lecce gioca, e lo farà perché costretto
da una decisione che ritiene abbastanza discutibile. E questa
decisione la società giallorossa cercherà sino a questa sera di
far modificare ai vertici della Lega, magari sperando anche in
un appoggio del club bergamasco. Altrimenti capitan Baschirotto
e compagni sono pronti a scendere in campo, seppur con la morte
del cuore, in una gara, valutazioni tecniche a parte, che per il
Lecce sarà la gara della rabbia e della disperazione.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA