Marc Marquez vola, come spesso gli capita ad Austin, Francesco Bagnaia 'frena'. Lo spagnolo sembra tornato quello di prima dell'infortunio, e la Ducati ufficiale lo asseconda in ogni suo movimento. Così, su uno dei circuiti preferiti dal pluricampione del mondo nelle Pre-qualifiche si assiste a un'impressionante dimostrazione di sicurezza, con Marc che 'vola' sul giro in 2'02"929 dando una dimostrazione di superiorità impressionante, contro cui possono fare poco le due Ducati del team VR46 di Di Giannantonio, detto 'Diggia', e Morbidelli, quest'ultimo il migliore nella session di FP1.
Durante le quali Marquez è stato protagonista di una caduta, la prima della sua stagione, sulla posta bagnata, per fortuna dello spagnolo senza conseguenze, come dimostrato dai tempi poi ottenuti in Pre-qualifica, sull'asciutto pomeridiano dopo la pista bagnata della mattina. E' volato via dalla propria moto anche Bezzecchi, ma anche in questo caso il pilota si è rialzato. E Bagnaia? E' entrato nei primi dieci per il rotto della cuffia, occupando l'ultima posizione utile per il Q2 davanti all'altro deluso di giornata Fabio Quartararo. "Abbiamo girato in tutte le condizioni - il commento di Morbidelli -: bagnato, intermedio, poi quasi asciutto. Alla fine siamo in linea con il programma". "Non siamo ancora perfetti ma siamo sulla buona strada, abbiamo tantissimo da provare, abbiamo ancora un assetto standard ma il potenziale di questa moto è molto alto", dice invece Di Giannantonio.
L'impressione è che le Ducati giallo fluo targate VR46 possano essere le uniche in grado di impensierire la 'rossa' di Marc Marquez, vincitore già sette volte al CoTa e con tutte le intenzioni di ripetersi. Intanto oggi si è rivisto, anche se nei panni dello spettatore, il campione del mondo in carica Jorge Martin, che sta ancora recuperando dall'ultimo infortunio. "Tornerò nel gp del Qatar, e prima di allora non salirò su una moto - le parole dell'iridato dell'Aprilia -. "Di sicuro, non sto vivendo il mio momento migliore, anzi, è uno dei peggiori. Comunque sto recuperando bene e vorrei guidare, ma sarebbe difficile farlo, anche se stando qui mi sento più vicino al momento del rientro. Volevo spendere tempo assieme al team, guardando come lavora. Mi sento fiducioso: il potenziale è maggiore rispetto allo scorso anno".
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