Papa Francesco è arrivato a Piazza
San Pietro per l'udienza generale. Con lui c'è il Capo della
Chiesa copto-ortodossa, Tawadros II, giunto dall'Egitto per
celebrare il cinquantesimo anniversario del primo incontro tra
un Pontefice e un Patriarca copto ortodosso. Si tratta
dell'incontro nel 1973 tra il Patriarca - che ha anche titolo di
Papa - Shenouda, il 10 maggio a Roma e Papa Paolo VI. Altri due
gli eventi che Papa Tawadros II celebra con la sua presenza a
Roma: il decimo anniversario della sua prima visita in Vaticano,
qualche mese dopo l'elezione di Francesco e dello stesso
Tawadros; viene poi celebrata la fine di 1500 anni di
controversie cristologiche intorno al Concilio di Calcedonia.
L'udienza generale, in una Piazza San Pietro bagnata dalla
pioggia, è cominciata proprio con l'intervento del Patriarca
egiziano.
Papa Francesco, salutando il Patriarca copto-ortodosso Tawadros
II che è con lui all'udienza generale, ha ricordato i 21 copti
che furono uccisi dall'Isis il 15 febbraio del 2015 su una
spiaggia della Libia, dove si trovavano per lavoro. "I martiri
della Chiesa copta sono nostri", ha sottolineato Papa Francesco.
Poi il Pontefice argentino ha ricordato i buoni rapporti con
Papa Tawadros che venne a Roma per la prima volta nel 2013, poco
dopo l'elezione di Francesco. "Ci sentiamo per telefono,
rimaniamo buoni fratelli, non abbiamo litigato", ha detto Papa
Bergoglio. Papa Francesco ha infine sottolineato "la crescente
amicizia tra la Chiesa copto-ortodossa e la Chiesa cattolica".
L'udienza generale è stata di fatto totalmente cambiata: il
Pontefice non ha pronunciato la catechesi che aveva preparato, e
l'ha di fatto sostituita con il suo indirizzo di saluto alla
Chiesa egiziana venuta a Roma per il cinquantesimo anniversario
dell'incontro tra Papa Paolo VI e il Patriarca copto-ortodosso
Shenuda.
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