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Il protezionismo "non porta da
nessuna parte" e una guerra commerciale non vedrà vincitori. Nel
mezzo della guerra commerciale co gli Usa, il presidente cinese
Xi Jinping si appresta oggi a effettuare il suo primo viaggio
all'estero con tappe in Vietnam, Malaysia e Cambogia per
rafforzare i legami commerciali regionali con i dazi imposti da
Donald Trump. In un articolo sul principale quotidiano
vietnamita Nhan Dan, Xi ha esortato i due Paesi a "salvaguardare
con con forza il sistema commerciale multilaterale, la stabilità
delle catene industriali e di approvvigionamento globali e un
ambiente internazionale aperto e cooperativo".
Xi ha inoltre ribadito la linea di Pechino secondo cui "una
guerra commerciale e una guerra tariffaria non produrranno
vincitori e il protezionismo non porterà da nessuna parte", in
base al testo rilanciato dal network statale Cctv. E ha chiesto
una maggiore cooperazione con il Vietnam nelle catene di
approvvigionamento industriali e una più ampia collaborazione
nei settori emergenti attraverso le varie iniziative regionali
come la Cooperazione dell'Asia orientale e la Cooperazione
Lancang-Mekong. La Cina, inoltre, rivendica la quasi totalità
del mar Cinese meridionale, avendo contenziosi con Filippine,
Malaysia, Vietnam, Indonesia e Brunei. Sul punto Xi ha insistito
che Pechino e Hanoi potrebbero risolvere i relativi problemi
attraverso il dialogo. "Dobbiamo gestire adeguatamente le
divergenze e salvaguardare la pace e la stabilità nella nostra
regione. Con una visione lungimirante, siamo pienamente in grado
di risolvere adeguatamente le questioni marittime attraverso
consultazioni e negoziati", ha aggiunto il leader cinese. Il
Dragone sta cercando di presentarsi come unalternativa stabilee
affidabile rispetto alla imprevedibilità di Trump che ha prima
annunciato e poi in gran parte congelato per 90 giorni i 'dazi
reciproci' s decine si partner commerciali, ad eccezione della
Cina. Il Vietnam è stato il maggiore acquirente di merci cinesi
del sudest asiatico, con un fatturato di 161,9 miliardi di
dollari, seguito dalla Malaysia, che ha importato merci per un
valore di 101,5 miliardi nel 2024. Il Vietnam ha a lungo
perseguito l'approccio della 'diplomazia del bambù', cercando di
mantenere buoni rapporti con la Cina e gli Stati Uniti: con i
due Paesi ha stretti legami economici, ma Hanoi condivide le
preoccupazioni americane sulla crescente assertività di Pechino
nel conteso mar Cinese meridionale.
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