(di Francesca Pierleoni) - Più che dare risposte "volevo fare
un'esortazione alle donne. Quando viviamo il momento di
passaggio in cui sentiamo che inizia a scemare l'interesse
maschile, cerchiamo di diventare soggetti, invece di
preoccuparci di rimanere oggetti". E' il senso che ha dato Laura
Morante alla sua seconda opera da regista, Assolo, commedia
agrodolce, con fra gli altri, Piera Degli Esposti, Marco
Giallini, Carolina Crescentini, Emanuela Grimalda, Gigio Alberti
e Francesco Pannofino, in uscita il 5 gennaio in 200 copie con
Warner. Nella storia, Laura Morante è Flavia, 50enne insicura
cronica che dopo aver fatto affidamento sulla costante presenza
di uomini, come i due ex mariti Gerardo (Pannofino) e Willi
(Alberti), un amante, Michele (Lambert Wilson), i figli maschi
ormai grandi, cerca propri punti di riferimento, confrontandosi
fra realtà e sogno, con lo sfaccettato mondo femminile che la
circonda. A comporlo, fra le altre, le due nuove mogli dei suoi
ex mariti, Giusi (Grimalda) e Ilaria (Crescentini), la compagna
di uno dei figli, Giovanna (Eugenia Costantini), l'amica
'zerbino', Valeria (Angela Finocchiaro), la collega Evelina
(Donatella Finocchiaro), la sua brillante psicanalista, la
dott.ssa Grunewald (Degli Esposti) e persino una pestifera ma
affettuosissima cagnetta. "A un certo punto ci viene la paura di
invecchiare, di non piacere più, di non essere più attraenti
sessualmente. Sono cose che sappiamo tutti ma non le diciamo, io
invece ne volevo parlare - spiega l'attrice e regista-. Proviamo
noi donne a prendere questo periodo come un'opportunità,
facciamolo quest'assolo anche quando non sentiamo di avere un
coro che ci sostiene".
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