Riparte 'Pronto badante", il
progetto toscano che dal 2016 in tutta la regione offre un aiuto
rivolto alle persone ultrasessantacinquenni e alle famiglie,
quando si trovano per la prima volta ad affrontare una
situazione di fragilità o disagio e non hanno ancora un progetto
di assistenza personalizzato con interventi già attivati dai
servizi socio sanitari territoriali. La gestione del progetto,
finora regionale, adesso vedrà le Sds e le Zone distretto
attivare gli interventi individuando i soggetti del terzo
settore che gestiranno le azioni. Oltre 9 i milioni stanziati
dalla Regione per il triennio 2023-2026.
Il numero da chiamare è lo 055.4383000, unico per tutta la
Toscana, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19.30 e il
sabato dalle 8 alle 15. Dal momento della segnalazione, si
spiega dalla Regione, sarà offerto supporto e tutoraggio entro
massimo quarantotto ore. L'operatore orienterà la famiglia o la
persona anziana sui servizi territoriali disponibili e gli
adempimenti amministrativi necessari. Inoltre per l'anziano in
stato di fragilità, indipendentemente dal reddito, è disponibile
un libretto di famiglia da 300 euro, una tantum, per 30 ore di
assistenza familiare da utilizzare per le prime necessità.
Il servizio è già tornato attivo in 24 dei 28 ambiti
sociosanitari territoriali della Toscana, mentre nelle restanti
quattro zone (Mugello, Lunigiana, Amiata Senese - Val d'Orcia -
Val di Chiana Senese e Alta Valdelsa) lo sarà nei prossimi
giorni. Rafforzata anche la presa in carico sociale della
persona anziana in difficoltà, con le visite a domicilio e con
interventi volti anche al contrasto della solitudine e
all'inclusione sociale. "Dopo una breve interruzione, che ha
consentito la riorganizzazionE, è importante che questa nuova
fase del 'Pronto badante' riparta nei tempi e con gli
aggiornamenti previsti" dichiara l'assessora regionale alle
politiche sociali Serena Spinelli che parla di ottimi risultati
dell'iniziativa: dal 2016 "sono arrivate 106mila telefonate al
numero verde, attivate più di 45.000 visite domiciliari,
telefoniche o da remoto ed erogati oltre 28.000 sostegni
economici attraverso l'attivazione di libretti famiglia o buoni
lavoro/voucher".
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