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A distanza di 110 anni a Firenze rivive la Serata futurista

A distanza di 110 anni a Firenze rivive la Serata futurista

Con musica e performance alla Libreria Gonnelli il 7 novembre

FIRENZE, 06 novembre 2023, 18:12

Redazione ANSA

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A 110 anni dalla mostra di pittura futurista organizzata da Lacerba e da Ferrante Gonnelli nel novembre del 1913 a Firenze, la Libreria Antiquaria Gonnelli, il 7 novembre alle 18, organizza nella sua sede fiorentina una serata futurista con interventi, letture, declamazioni e musica dal vivo. Uno spettacolo vero e proprio dove lo spettatore assisterà alla rievocazione di eventi salienti presentati con musica e performance teatrale grazie al contributo di Luca Scarlini, Emanuele Bardazzi, Roberto Maini, Gloria Manghetti, Gregorio Nardi e Eleonora Negri.
    Il 1913, si ricorda in una nota dei promotori della serata, fu una grande annata per Firenze e per quel movimento di giovani artisti che, mossi dall'impeto della provocazione e dal desiderio di rinnovamento dettero vita al Futurismo, "movimento artistico e culturale che attraverso il proprio manifesto programmatico ha influenzato letteratura, poesia, pittura, scultura, architettura, musica". Nel luglio di quell'anno Ferrante Gonnelli, amico, sostenitore ed editore dei futuristi pubblica un libretto, "il celebre Contro la morale sessuale del cosiddetto 'immoralista' Italo Tavolato. Lo scalpore che suscitò fu enorme, tanto che l'autore fu processato e poi assolto grazie all'intervento e alle arringhe dei numerosi avvocati di F.T.
    Marinetti". Nel novembre del '13 sempre grazie all'iniziativa di Ferrante Gonnelli e degli amici de Lacerba, fu organizzata la prima mostra di pittura futurista in un locale in via Cavour attiguo alla libreria. "Balla, Boccioni, Carrà, Russolo, Severini e Soffici che rappresentavano l'avanguardia dell'arte italiana dei primi decenni del secolo esposero le loro opere in quella storica mostra". Ma "l'evento spettacolare che più suscitò scandalo e meraviglia fu la Grande Serata Futurista che si tenne il 12 dicembre al Teatro Verdi. Sul palco si presentarono Marinetti, Soffici, Papini, Carrà, Cangiullo, Boccioni, Tavolato, Scarpelli. Momento clou della serata fu il discorso di Papini, Contro Firenze, che rivolse un attacco al vetriolo alla propria città. La reazione del pubblico fu travolgente e incontrollabile, una sorta di emozione collettiva liberatoria, che vide l'azione spostarsi dal palcoscenico alla platea".
   

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