"Difendere chi lavora nella sanità
significa difendere la salute di tutti. Il nostro Servizio
sanitario nazionale, pubblico, gratuito e universale va
protetto, rafforzato e sostenuto. Non solo con parole, ma con
fatti". A dirlo è Pietro Dattolo, presidente dell'Ordine dei
medici, chirurghi e odontoiatri della provincia di Firenze, in
occasione del Primo Maggio.
"Il lavoro dei medici e del personale sanitario non si ferma
mai. Nemmeno" il Primo maggio, "perché la sanità è un servizio
pubblico universale e irrinunciabile, che deve essere garantito
sempre, a tutti", prosegue Dattolo. Domani è "anche la festa dei
lavoratori della sanità - aggiunge -. La nostra è una
professione che va oltre la professione, nel senso che non la si
può fare senza un minimo di vocazione. Non siamo e non vogliamo
essere considerati eroi, ma professionisti impegnati in un
compito delicato, quello di garantire il diritto alla cura a
tutti e tutte". "Il momento non è positivo né semplice -
continua il presidente dell'Ordine dei medici di Firenze - per
chi fa il nostro lavoro: carenze di organico e di conseguenza
carichi di lavoro difficilmente sostenibili, precarietà dei
giovani medici e infine il gravissimo fenomeno delle
aggressioni. Il nostro Ordine lo ha denunciato più volte: ogni
volta che un medico viene colpito, verbalmente o fisicamente,
viene ferito anche il patto di fiducia tra chi cura e chi è
curato. Ed è su quel patto - ricorda Dattolo - che si regge
tutto il sistema sanitario".
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