Alla facoltà di Giurisprudenza e
nella sede di Povo dell'Università di Trento zero sono state
inaugurate due panchine rosse contro la violenza di genere.
La prima si chiama "L'onda", l'a seconda "La punta
dell'iceberg". Entrambe sono state realizzate con il legno
donato dalla Magnifica Comunità di Fiemme e con l'aiuto del
Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione
ambientale (Sova) della Provincia di Trento. Il progetto delle
panchine rosse - si legge in una nota - è stato avviato nel 2021
tra le politiche di equità e diversità dell'Università di
Trento, ed è attualmente inserito nel Piano strategico di Ateneo
2022-2027.
Il rettore dell'Università di Trento Flavio Deflorian ha
rivolto un pensiero alle vittime degli ultimi femminicidi. "La
panchina è il loro nome e noi siamo qui per loro. Compito
dell'Università è farsi carico di questi valori, che sono i
valori di tutti. Respingere la violenza contro le donne, sempre
e comunque: lo facciamo con atti simbolici che vogliono però
rappresentare il nostro impegno. Siamo qui a dire che non deve
accadere più. Anche se sappiamo che non basta dirlo. Siamo qui
perché crediamo che potrà esserci un giorno in cui questi
simboli, queste panchine, non serviranno più".
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