"Sapevamo che la riforma dello
Statuto d'autonomia dell'Alto Adige non sarebbe stato un
passaggio facile. A sorpresa proprio il governo guidato dalla
premier Meloni ha compiuto il passo per il ripristino degli
standard del 1992 che aveva annunciato durante il suo
insediamento". Lo ha detto il presidente della Provincia
autonoma di Bolzano Arno Kompatscher durante il congresso
straordinario della Svp.
Il governatore ha illustrato i vari punti del testo,
approvato mercoledì scorso dal Consiglio dei ministri (rifiuti,
ambiente, energia idroelettrica, fauna selvatica). Kompatscher
ha ridimensionato invece la portata del riferimento
all'interesse nazionale, rimasto nel testo: "Non ci farà male,
anche Magnago e Durnwalder l'hanno dovuto accettare", ha
tagliato corto il presidente che ha anche ribadito l'importanza
dell'obbligo d'intesa per future riforme. Kompatscher ha inoltre
sottolineato che il testo sarà poi inviato a Vienna.
"Non abbiamo raggiunto il 100% di quanto avevamo chiesto, ma
abbiamo raggiunto davvero molto", ha ribadito. "Chi mai invierà,
due anni prima, masse di persone in Alto Adige per manipolare il
risultato elettorale", ha ironizzato il governatore in merito
alle critiche per l'abbassamento dell'obbligo di residenza per
il diritto di voto attivo da quattro anni.
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