Le dieci cooperative
lattiero-casearie dell'Alto Adige hanno registrato nel 2024 un
fatturato complessivo di circa 700 milioni di euro. Le latterie
danno lavoro a 1.139 persone e i prodotti lattiero-caseari
altoatesini vengono esportati in ben 40 Paesi del mondo. Sono
dati riportati in occasione dell'assemblea generale della
Federazione Latterie Alto Adige, tenuta a Bolzano.
Il settore lattiero-caseario altoatesino ha affrontato un
anno impegnativo, che si è comunque chiuso con risultati
soddisfacenti. Se da un lato il mercato del latte si conferma
incerto, dall'altro i prezzi del latte in Alto Adige sono
rimasti stabili.
Per anni il mercato europeo ha dovuto fare i conti con
l'eccesso di produzione. Negli ultimi anni, invece, la quantità
di latte disponibile si è ridotta. Anche nel 2024 l'offerta sul
mercato è stata contenuta, complice la diffusione della febbre
catarrale e dell'afta epizootica, che continuano a creare
difficoltà a molti fornitori europei. "Finora l'Alto Adige è
stato risparmiato da queste malattie, e il ridotto volume di
latte è per noi una notizia positiva, perché ci consente di
valorizzare meglio i nostri prodotti", ha spiegato Annemarie
Kaser, direttrice della Federazione.
A differenza di quanto accaduto in altre regioni europee, in
Alto Adige la quantità di latte conferito nel 2024 è rimasta
sostanzialmente stabile rispetto all'anno precedente: 365,5
milioni di chilogrammi, di cui oltre il 22 per cento di latte
fieno e circa il 5 per cento di latte fieno biologico. In calo,
purtroppo, è il numero di allevatori: nel 2024 erano 3.967, ben
138 in meno rispetto all'anno prima e quasi 2.000 in meno
rispetto a 20 anni fa.
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