"È arrivata l'ufficialità. La
Cassazione si è pronunciata. Dopo 15 giorni di conteggi e
riconteggi, di errori al Ministero degli Interni, di fisiologica
tensione e impaziente attesa, ho saputo proprio ora che non sono
stato eletto in Parlamento. Nonostante tutto però questi giorni
mi hanno regalato momenti inaspettati, dal valore inestimabile.
Ho ricevuto così tanti messaggi di stima, così tante chiamate
amichevoli, così tanto affetto che il Parlamento è davvero
rimasto sullo sfondo". Lo scrive nella sua pagina Facebook Marco
Squarta (FdI), presidente dell'Assemblea legislativa
dell'Umbria.
"Mi dispiace - prosegue - per gli oltre 134 mila umbri che hanno
votato convintamente Fratelli d'Italia pensando che il loro voto
potesse contare qualcosa ai fini della rappresentatività
territoriale, mentre invece una legge elettorale palesemente
inadeguata cancella anche l'ultima sovranità dell'elettore. Il
seggio umbro che mi era stato inizialmente assegnato cade ora su
una forza politica che pesa il 6,8% contro il 31% preso da
Fratelli d'Italia in Umbria. E' chiaro che al di là del
risultato personale del sottoscritto vi è l'urgenza di
modificare radicalmente l'impianto elettorale del Paese, se
vogliamo perseguire concretamente almeno l'idea di un voto
utile. Per il resto avete detto tutto voi, amici e conoscenti,
semplici cittadini informati e anche avversari. Conserverò ogni
singola parola che mi è stata rivolta, farò tesoro di questo
momento per impegnarmi ancora di più e meglio, continuerò a
considerare la "strada" come unico luogo di incontro tra persone
che sognano un futuro migliore; è nella strada che ho iniziato a
sognare, nella strada che ho conosciuto l'essenza vera della
politica e dei suoi risvolti. I più grandi amici, le più grandi
delusioni, le più grandi vittorie, tutto nasce da lì. E da lì
ricomincio. Grazie a tutti".
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