Anche lo spoletino Andrea Patassa,
capitano dell'Aeronautica militare e selezionato dall'Agenzia
spaziale europea tra i propri astronauti di riserva, prima volta
per un umbro, ha partecipato all'iniziativa di bilancio della
missione espositiva e commerciale di Umbria Aerospace Cluster
all'International Paris Air Show di Le Bourget.
"Ci sono sfide tecnologiche di cui spero farò parte e a cui
parteciperanno anche aziende umbre e per questo sono orgoglioso
che imprese del mio territorio siano eccellenze per il settore
di aerospazio e aeronautica" ha commentato Patassa, tra i due
italiani (l'altra è l'ingegnere spaziale Anthea Comellini) di
una classe di 17 astronauti che hanno superato una selezione di
22.500 candidati da tutti i paesi europei e che quindi faranno
parte della generazione futura degli equipaggi internazionali.
Delle 17 persone, cinque sono astronauti attivi che hanno
iniziato già l'addestramento, uno è disabile (iniziativa avviata
dall'Esa come prima mondiale) e 11 sono quelli di riserva, tra
cui anche Patassa.
Un obiettivo come questo raggiunto, ha spiegato Patassa,
"solo con la passione e con il sogno di un ragazzo che si è
impegnato per diventare pilota militare" e che poi in
aeronautica, avvicinandosi al mondo spaziale anche, "ha provato
una nuova sfida che è andata bene".
Per Patassa "è stato impegnativo superare la selezione anche
per il livello e la qualità di tutti i partecipanti", ma allo
stesso tempo anche "molto naturale", visto che le prove "erano
tutte su competenze che già avevo".
Ed ora? "Continuerò a fare il mio lavoro come pilota
sperimentatore dell'aeronautica militare - ha spiegato - e da
ora in poi se e quando l'Esa dovesse aver bisogno di
incrementare il numero di astronauti, anche per un progetto
singolo di un volo in base agli sviluppi del settore spaziale,
potrei essere chiamato per iniziare l'addestramento per poi
volare nello spazio".
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