"Apprendiamo con preoccupazione
della possibile chiusura del Centro per le famiglie della zona
sociale 2, una realtà fondamentale per il sostegno alla
genitorialità e ai nuclei familiari in difficoltà. Questo
scenario solleva interrogativi urgenti anche sulle intenzioni
della Regione rispetto al finanziamento e all'attuazione della
Legge regionale n. 16 del 25 settembre 2024, una legge
compendiativa di fondi regionali, nazionali ed europei, che
abbiamo fortemente voluto per promuovere politiche di sostegno
alla famiglia e alla natalità". Lo affermano Paola Fioroni,
prima firmataria della legge, e Donatella Tesei, consigliera
regionale della Lega Umbria.
Fioroni e Tesei sottolineano - in una nota della Lega - "come
questa norma rappresenti un pilastro per il welfare regionale,
attraverso strumenti concreti come il Fattore famiglia, il Fondo
per i figli orfani, sostegno per minori e per l'istruzione di
ogni ordine e grado e per l'attività sportiva, il sostegno alla
natalità e la creazione di Centri per la famiglia in tutta
l'Umbria. Ma soprattutto la creazione del dipartimento Famiglia
di cui non abbiamo notizie nel riassetto organizzativo".
"La Legge regionale 16/2024 segna un cambio di passo reale -
aggiungono - ed è frutto di un lavoro strategico e corale che
nella scorsa legislatura ha visto la Giunta regionale, guidata
da Donatella Tesei, individuare e mettere a sistema risorse
economiche e sociali necessarie per arrivare alla sua
approvazione. Un impianto che ora deve avere continuità, perché
le famiglie umbre non possono perdere contributi e sostegni
fondamentali per la nascita, la conciliazione vita-lavoro, la
vita scolastica e sportiva dei propri figli, solo per scelte
politiche incomprensibili. Questo sarebbe ancor più grave in un
momento in cui l'Umbria continua a registrare un preoccupante
calo delle nascite".
"Se davvero la Regione crede in questa normativa, deve
garantirne l'applicazione effettiva, finanziando i servizi
previsti e dando supporto ai Comuni, continuando la condivisione
con le Associazioni e perseguendo sulla strada del protocollo
sottoscritto con la provincia di Trento nella scorsa Legislatura
per collaborare su formazione, temi ed iniziative che possano
consolidare una rete di supporto alle famiglie umbre".
Fioroni e Tesei quindi auspicano che la Giunta regionale
"voglia presto chiarire quali siano le risorse destinate
all'attuazione della legge in continuità con il passato e quali
azioni si intendano mettere in campo per garantire la piena
operatività dei Centri per le famiglie e delle altre misure
previste. Il sostegno alla famiglia non può essere solo un
principio scritto sulla carta, ma deve tradursi in politiche
concrete e durature".
"La nostra battaglia per una regione che metta al centro la
famiglia e il sostegno alla natalità - concludono - non si ferma
qui. Chiediamo un impegno chiaro e inequivocabile del Comune di
Perugia e della Regione a dare seguito a questa legge e a
evitare che servizi fondamentali, vengano smantellati, privando
i cittadini di un punto di riferimento essenziale, ricordando,
peraltro l'attenzione che la Legge riserva all'implementazione
dei consultori regionali"
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