"Uno scandalo assoluto. Ora la
Cassazione ha dovuto rimettere tutto in discussione, perché chi
doveva fare il proprio lavoro ha fallito completamente". Così il
Comitato vittime di Rigopiano, dopo la lettura delle motivazioni
della sentenza con cui la Cassazione, lo scorso 3 dicembre, ha
disposto l'appello-bis per dieci imputati per la tragedia
dell'hotel travolto e distrutto da una valanga che provocò la
morte di 29 persone. Il nuovo processo di secondo grado si terrà
alla Corte d'Appello di Perugia.
"Vi rendete conto di quello che è realmente accaduto? Si
parla di magia. La Cassazione lo dice chiaramente: prescindere
dalle nozioni scientifiche in un processo - dicono i parenti
delle vittime - equivale a far regredire il diritto alla
superstizione, trasformando il giudizio penale in una dimensione
'magica'. Ma stiamo scherzando? Per due gradi di giudizio si
sono concentrati sulle persone sbagliate, mettendo al centro
delle condanne il sindaco e il tecnico comunale. Certo, anche
loro avevano delle responsabilità, ma sono soltanto l'ultimo
anello di una catena ben più lunga, ai cui vertici c'erano i
dirigenti della Regione e della Protezione Civile, coloro che
avevano il dovere di garantire la sicurezza e la prevenzione del
rischio. E invece? Sono stati lasciati in disparte".
"E la Carta pericolo valanghe? - si chiedono al comitato -
Uno strumento fondamentale, previsto dalla legge, che avrebbe
potuto evitare la tragedia, semplicemente non è mai stata fatta.
E nessuno si è chiesto il perché. Abbiamo dovuto aspettare la
Cassazione per correggere indagini sbagliate e riportare a nuovo
processo i presunti responsabili prosciolti nei precedenti gradi
di giudizio".
"E poi - prosegue il comitato - la strada d'accesso: se fosse
stata sgombra, la gente si sarebbe potuta salvare. Invece di
indagare sulla gestione della viabilità, hanno condannato due
funzionari provinciali senza nemmeno considerare il contesto. E
ora, anche loro dovranno tornare a processo, secondo le
indicazioni della Cassazione".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA