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Cotarella, il vino è in un momento di tempesta perfetta

Cotarella, il vino è in un momento di tempesta perfetta

Presidente Assoenologi a Vinitaly: 'Ma non perdiamo la fiducia'

ORVIETO (TERNI), 06 aprile 2025, 12:39

Redazione ANSA

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"Questo è il Vinitaly dell'esame e della speranza. La situazione non è bellissima, siamo in una sorta di tempesta perfetta, ma non perdiamo la fiducia": così all'ANSA Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi, a margine della giornata inaugurale del Vinitaly 2025, in corso a Verona. "Il vino italiano è più forte di tutto ciò che vi è contro: è la nostra storia, la nostra bandiera, un simbolo del Paese", ha aggiunto l'enologo umbro.
    "Non è solo una questione di dazi - ha spiegato Cotarella - ma anche del rapporto tra vino e salute, del nuovo codice della strada, di una certa stampa che sembra divertirsi a screditare il settore. Ma noi restiamo al fianco dei produttori. Ci siamo e siamo certi che riusciremo a uscire da questo momento complicato".
    Parlando proprio dei dazi americani, tema caldo di queste ore, Cotarella non ha dubbi: "È chiaro che avranno un'influenza, perché aumentano i costi per chi acquista il vino italiano". "Ma resto fiducioso: il nostro vino non è facilmente sostituibile con quello messicano, argentino o sudafricano" ha aggiunto.
    "Siamo la storia del vino - ha sottolineato Cotarella -, e questo legame profondo che gli americani hanno con l'agroalimentare italiano non si cancella con una tassa. È naturale che oggi ci sia un po' paura ma credo anche che gli americani non siano così inconsapevoli da non rendersi conto che una misura simile sarebbe impopolare, per loro e per noi".
    Cotarella ha poi affrontato anche il tema dei vini dealcolati e a bassa gradazione, sempre più richiesti dal mercato. "Il vino è il vino - ha affermato - e il dealcolato non è vino in senso stretto. Ma se questi prodotti possono rappresentare un'opportunità per i produttori, noi ci saremo.
    Dovranno essere fatti bene, anzi il meno cattivi possibile, perché anche in quel segmento va garantita qualità. Il vino deve essere aggiornato, tecnologicamente e commercialmente". "Se il mercato chiede anche queste nuove tipologie, noi risponderemo con serietà, ma senza mai rinunciare alla nostra identità" ha concluso Cotarella.
   

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