L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha approvato all'unanimità dei presenti (15) una mozione di Cristian Betti, Stefano Lisci e Letizia Michelini (Pd) sulla "richiesta di proroga della zona franca urbana".
Il documento è stato condiviso anche dai consiglieri di opposizione a seguito di alcune modifiche apportate al dispositivo dell'atto. È stato il capogruppo di Fratelli d'Italia, Eleonora Pace a chiedere una breve sospensione dei lavori dell'Aula per verificare la possibilità di giungere ad un dispositivo condiviso.
Attraverso questa mozione, la Giunta regionale viene dunque impegnata a "rafforzare l'azione istituzionale, in coerenza con gli atti già approvati dall' Assemblea legislativa, per sostenere la proroga della Zona Franca Urbana fino al 2026, affinché le imprese impegnate nella ricostruzione possano continuare ad utilizzare i crediti d'imposta accumulati, senza ostacoli burocratici o fiscali; a sollecitare il Governo ad intervenire per rimuovere il blocco all'utilizzo dei crediti d'imposta accumulati dalle imprese impegnate nella ricostruzione, garantendo un quadro di certezza normativa e fiscale per consentire alle Pmi e agli artigiani di operare senza interruzioni; a coinvolgere i parlamentari umbri di ogni espressione politica affinché si facciano portavoce delle istanze del territorio, promuovendo iniziative parlamentari a sostegno della proroga della Zfu e del ripristino dei fondi tagliati, per garantire alle aree interne umbre il supporto necessario al completamento della ricostruzione e alla ripresa economica; a contrastare il rischio di spopolamento e abbandono delle aree interne umbre, attraverso misure concrete che assicurino pari opportunità economiche e sociali ai cittadini e alle imprese dei territori colpiti dal sisma".
Illustrando l'atto, il capogruppo del Pd, Betti ha definito "importante la visita a Foligno del ministro della Protezione civile, Nello Musumeci che ha utilizzato parole importanti per chi lavora nell'Ufficio speciale per la ricostruzione e nella Protezione civile regionale". "I commissari Legnini e Castelli hanno fatto molto - ha aggiunto - ed oggi si sta procedendo in maniera corretta affrontando ogni tematica in maniera giusta. La mancata proroga della Zfu potrebbe determinare la chiusura di numerose attività , in particolare nei centri più colpiti dal sisma, aumentando il rischio di spopolamento e indebolendo il tessuto economico locale. La scadenza della Zona franca urbana al 31 dicembre 2024 ha generato un blocco nell'utilizzo dei crediti d'imposta accumulati dalle imprese, determinando difficoltà economiche per numerose aziende edili artigiane e Pmi operanti nel cratere sismico. Il Commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli, già nel 2023 aveva promosso con successo una proroga della Zona franca urbana e, in seguito alla recente mancata approvazione dell'emendamento, ha avviato nuove interlocuzioni con il Ministero dell'Economia e delle Finanze per valutare una possibile proroga della misura. Tale disponibilità rappresenta un segnale positivo che potrebbe favorire una soluzione concreta a sostegno delle aree colpite dal sisma. Il mancato rinnovo della Zfu e il blocco dei crediti d'imposta penalizzano le imprese impegnate nella ricostruzione, con il rischio di un rallentamento del processo, con conseguenti ripercussioni occupazionali ed economiche. Il mancato ripristino delle risorse necessarie per la ricostruzione, insieme alla fine delle principali misure di sostegno, potrebbe compromettere la ripresa economica e sociale delle comunità colpite dal sisma, aumentando le disuguaglianze territoriali e il fenomeno dello spopolamento. Nel cratere del sisma operano numerose Pmi e imprese edili artigiane, che necessitano di un quadro normativo stabile per portare avanti i lavori di ricostruzione senza incertezze di natura fiscale e amministrativa. L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha già approvato precedenti mozioni volte a sollecitare il Governo nazionale affinché garantisca il necessario sostegno ai territori colpiti dal sisma, ribadendo l'importanza della proroga della Zona Franca Urbana e del ripristino dei fondi per la ricostruzione. In tali mozioni è stato inoltre evidenziato come gli aiuti destinati alle imprese del cratere del sisma dovrebbero essere considerati misure straordinarie di compensazione dei danni economici subiti, evitando che possano essere soggetti a tassazione".
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