La mozione sul "sostegno alle imprese esercenti la vendita della stampa quotidiana e periodica", sottoscritta da Paola Agabiti (FdI), Nilo Arcudi (Tp-Uc), Matteo Giambartolomei (FdI), Enrico Melasecche (Lega), Eleonora Pace (FdI), Laura Pernazza, Andrea Romizi (FI) e Donatella Tesei (Lega), è stata rinviata in commissione per approfondimenti.
La decisione dell'Aula ha fatto seguito alla richiesta del consigliere Stefano Lisci (Pd) e dell'assessore Francesco de Rebotti, accolta dai proponenti.
La mozione - riferisce una nota della Regione - chiedeva all'Esecutivo regionale, come ha sottolineato Agabiti illustrando il documento, di "rifinanziare la legge regionale n.12/2020, come prima azione di contrasto al fenomeno delle chiusure, estendendo progressivamente la misura di sostegno economico alle imprese esercenti la vendita della stampa quotidiana e periodica all'intero territorio regionale, con particolare attenzione ai 59 comuni delle aree interne, poiché territori più fragili e per questo maggiormente a rischio spopolamento e perdita di servizi. Di valutare le eventuali modifiche normative e individuare le necessarie risorse per predisporre bandi dedicati a sostegno dei percorsi di riconversione e trasformazione delle edicole, sempre salvaguardando la funzione fondamentale e primaria di vendita di quotidiani, riviste, giornali, prodotti editoriali".
"La chiusura di questi esercizi all'interno delle nostre città e dei nostri borghi - ha detto Agabiti - si è progressivamente accentuata con il passare degli anni. Le edicole non possono essere considerate mere attività commerciali poiché da sempre costituiscono un punto di riferimento per le comunità e un presidio di democrazia all'interno dei quartieri e dei piccoli centri. Esse, attraverso la vendita di quotidiani, riviste, giornali, prodotti editoriali contribuiscono alla tutela della libertà di informazione, di stampa e alla circolazione di informazioni, pensieri e idee". Agabiti ha anche ricordato che "il Governo nazionale è in procinto di varare, entro questo mese, un nuovo Dpcm che stanzia complessivi 17 milioni di euro a favore delle edicole e dei distributori".
Nel corso del suo intervento - prosegue la noa - Stefano Lisci (Pd) ha sottolineato che “la necessità di un sostegno concreto a queste imprese è un tema anche a noi molto caro e per questo la Regione, in questi primi mesi di legislatura, ha avviato una attività di monitoraggio e di analisi dei dati. La crisi dell’editoria, in particolare della carta stampata, ha di fatto contribuito a determinare la chiusura di tantissime rivendite di giornali in tutta l’Umbria. Queste chiusure, oltre ad impoverire il tessuto sociale, culturale ed economico, hanno determinato ripercussioni gravissime anche sul fronte occupazionale e messo in ginocchio l’intera filiera, in cui si colloca anche la distribuzione. La crisi dell’editoria e della rete di vendita ha portato a un’enorme contrazione dei posti di lavoro: circa 200 se ne sono persi in seguito alla chiusura di aziende editoriali e distributori locali. Ancora più pesante è il dato direttamente collegato alla chiusura delle edicole, che ha comportato la perdita di circa 600/700 posti di lavoro, tra full time e part time. Servono quindi interventi straordinari per mitigare gli effetti della crisi e fronteggiare le tante criticità presenti. Per questo non credo sia sufficiente un mero rifinanziamento della legge regionale 12/2020, che ha rappresentato certamente un segnale importante, ma che rischia di limitarsi a uno spot, poco efficace e insufficiente a fronteggiare un fenomeno di così grave e diffusa portata. Propongo di aprire un ragionamento serio e costruttivo in Commissione, partendo da dati certi e reali per costruire un percorso che porti a misure di supporto più capillari ed efficaci”. “Appoggiamo convintamente la mozione - ha detto Laura Pernazza (capogruppo FI) - perché consapevoli del ruolo e dell’importanza di queste attività che stanno soffrendo un po’ ovunque. Le edicole rappresentano un presidio importante, ma anche di salvaguardia di cultura che va sostenuto. Questa Giunta, attraverso il piano triennale di indirizzo strategico del commercio può adottare tutti gli strumenti più opportuni affinché possano essere delineati tutti gli aspetti necessari. Crediamo che il rifinanziamento della legge sia particolarmente importante, anche se dovrebbe rappresentare soltanto l’inizio di più importanti interventi. Su queste attività si può agire anche con strumenti agevolativi, come ad esempio l’esenzione dall’Imu, ma anche attraverso un finanziamento regionale in questo senso. Importante sarebbe anche modificare gli attuali indirizzi regionali che prevedono la possibilità di vendita all’interno della struttura solo fino ad un massimo del 30 per cento di prodotti diversi da quelli editoriali. Una maggiore diversificazione di vendita potrebbe aiutare le edicole a sopravvivere, tutto questo magari insieme a crediti di imposta e a sostegni di tipo fiscale. Serve però un segnale immediato per scongiurare la chiusura di queste attività”. L'assessore Francesco De Rebotti ha spiegato che “la legge regionale 12/2020 includeva i comuni del cratere che possono essere oggetto di finanziamento di 30mila euro. L’avviso per l’anno in corso è scaduto l’11 marzo. Apprendiamo con favore - ha detto - l’emanazione a breve di un Dpcm con incentivi per le edicole, per gli esercizi commerciali che hanno punti vendita dedicati e sia per i distributori. Consapevoli delle difficoltà di queste imprese riteniamo opportuno inserire modifiche normative per la riconversione e trasformazione con eventuali rifinanziamenti del sostegno all’interno di un più ampio ragionamento in merito alla revisione del Testo unico in materia di commercio. Un tema che ha bisogno di una rivisitazione al fine di una riqualificazione con i criteri della modernità. Le politiche di sostegno, per questo comparto, devono essere multifattoriali mirando non solo a compensare il calo delle vendite cartacee, ma anche a favorire la transizione digitale e garantire il loro ruolo sociale e culturale. Le edicole vanno rafforzate come pilastri della distribuzione dell’informazione, assicurando loro la sostenibilità economica ed il loro adattamento ai cambiamenti del mercato". "Potrebbe essere importante - ha osservato l'assessore - l’esenzione Imu soprattutto per quelle che operano in territori marginali e con bassissimi margini di profitto. Potrebbero essere attivati contributi per l’adeguamento degli spazi di vendita che incentiverebbe le edicole a rinnovarsi ed offrire servizi aggiuntivi alla comunità, come vendita di prodotti locali, servizi di pagamento ed altro, anche eliminando alcuni blocchi percentuali presenti. Importante una rete di collaborazione tra gli edicolanti umbri per creare un consorzio che permetta di abbattere i costi chiamati a sostenere. Tutto questo deve andare comunque di pari passo con un’assoluta conferma dei contributi anche per le prossime annualità. Ed anche con un ampliamento delle possibilità di usufruirne, con riferimento alla aree interne e dei comuni a ridosso del cratere. Facciamo riferimento ad un sistema su cui già il commercio, ragionando in termini di distretto, sta proponendoci modelli molto interessanti. Credo che debba essere il Consiglio regionale, attraverso la commissione, a mettere i contenuti all’interno del processo di revisione e trasformazione della legge sul commercio che riguardano ovviamente anche il comparto di cui ci stiamo occupando. Quindi auspico che il contenuto di questa mozione possa essere approfondito in Commissione, garantendo, quando necessario, la mia presenza”.
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