L'Assemblea legislativa ha dato il
via libera, con 11 voti della maggioranza (i consiglieri di
opposizione avevano lasciato l'Aula prima della trattazione
dell'atto) alle ulteriori modifiche da apportare al Testo unico
regionale per le foreste (legge regionale 28/2001) che
ripristina, di fatto, il divieto di circolazione di mezzi a
motore su sentieri e mulattiere per esigenze diverse dalla
pubblica utilità.
Il disegno di legge predisposto dalla Giunta regionale e,
nello specifico, firmato dall'assessora Simona Meloni prevede
l'introduzione nel testo normativo dell'aggiornamento, con
cadenza annuale, delle aree e dei percorsi nei quali è
consentita la circolazione dei veicoli a motore per lo
svolgimento di manifestazioni pubbliche e gare. Prevista anche
l'introduzione della possibilità, per l'Agenzia forestale
regionale, sentiti i Comuni e previo assenso dei soggetti
proprietari o conduttori dei fondi interessati, di individuare
ed autorizzare specifici percorsi per lo svolgimento di attività
ludiche e sportive con mezzi motorizzati. I percorsi individuati
- è stato spiegato - dovranno essere facilmente identificati in
loco con evidenti segnali di pericolo per il transito pedonale e
ciclabile, a cura dei soggetti che intendono svolgere le
attività ludiche e sportive. Viene infine introdotto
l'aggiornamento annuale delle aree e dei percorsi nei quali è
consentita la circolazione dei veicoli a motore per lo
svolgimento di manifestazioni pubbliche e gare e la possibilità
di individuare ed autorizzare specifici percorsi per lo
svolgimento di attività ludiche e sportive con mezzi
motorizzati.
Illustrando l'atto all'Aula, la presidente della seconda
Commissione, dove l'atto è stato discusso e licenziato, Letizia
Michelini dopo aver ringraziato l'assessora Simona Meloni per
aver promosso l'iniziativa ha specificato che le modifiche
legislative previste "annullano la previgente normativa relativa
all'accesso con mezzi a motori sui sentieri, che aveva fissato
il divieto di circolazione solo in presenza di appositi cartelli
indicanti il divieto di transito". "Una situazione - ha
sostenuto - risultata non coerente con il contesto paesaggistico
e naturalistico dell'Umbria, conosciuta come 'Il cuore verde
d'Italia', non conforme alla normativa europea in tema di
conservazione della biodiversità ed infatti, con una nota dello
scorso novembre 2024 lo stesso Ministero ha suggerito di
modificare la disposizione normativa. Da qui la necessità di
intervenire su questa normativa introducendo anche alcuni
miglioramenti. Si tratta quindi di un provvedimento legislativo
particolarmente atteso dai territori, dai sindaci, da moltissime
associazioni ambientaliste ed escursionistiche".
"Anche noi ringraziamo l'assessora Meloni e la Giunta
regionale - ha detto -Fabrizio Ricci (Avs) - per avere, con
grande celerità, affrontato una questione che era diventata
quasi una barzelletta rispetto all'inversione di un onere che
andava contro la natura delle cose. Una situazione che ha visto
sostanzialmente una rivolta da parte di centinaia di persone,
associazioni ambientaliste e di quei tanti cittadini che amano
vivere le nostre montagne. Come Avs dal primo momento ci siamo
spesi affinché questa situazione venisse sanata, dunque non
possiamo che essere soddisfatti per la celerità con la quale il
lavoro è stato svolto e per gli interventi previsti".
"All'assessora Meloni va anche il mio ringraziamento" ha
annunciato l'assessore Thomas De Luca. "Anche attraverso questo
atto - ha proseguito -viene dimostrato che questo Governo
regionale tiene fede agli impegni presi con la comunità
regionale e con le tantissime associazioni e realtà territoriali
che hanno contribuito anche attraverso un vero e proprio
attivismo civico sul territorio. Con quel provvedimento della
passata Giunta si era creata una difficilissima gestione non
solo in termini ambientali, ma anche amministrativi da parte
delle amministrazioni locali ponendo su di loro l'onere della
tabellazione con uno stanziamento esiguo di risorse dal bilancio
regionale, del tutto insufficiente a poter garantire la
tipologia di tutela prevista. Attraverso questo atto non solo si
ripristina quello che era lo stato precedente della normativa,
quindi garantendo la tutela ambientale dei nostri pascoli, dei
nostri sentieri, che sono un asset imprescindibile sotto il
profilo dell'identità culturale, del paesaggio, della promozione
culturale turistica e quindi anche del tema dello sviluppo
economico, ma si prevede anche che i Comuni, rispettando
pienamente le normative comunitarie in tema di 'Area Natura
2000', possano individuare aree attrezzate per iniziative
sportive con veicoli a motore all'interno di percorsi
autorizzati e quindi che non vadano in contrasto con i fruitori
di queste aree. Questo è un esempio di buona politica e di una
buona pagina per l'Umbria".
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