Il vicepresidente della Regione
con delega all'Innovazione Digitale, Tommaso Bori, ha avuto un
primo incontro con i facilitatori che operano nei DigiPass
dell'Umbria per condividere linee di indirizzo dell'attività e
prospettive future. La riunione si è svolta nella sede DigiPass
del Comune di Perugia, Ponte San Giovanni.
Durante la riunione, alla quale hanno partecipato il
dirigente e i funzionari del servizio regionale e un
rappresentante del Dipartimento per la trasformazione digitale -
riferisce Palazzo Donini -, è stato evidenziato come la rete
umbra dei DigiPass può costituire un modello da esportare a
livello nazionale.
"I facilitatori digitali - ha detto Bori - svolgono un ruolo
sociale importantissimo visto che vanno incontro alle domande
dei cittadini che hanno difficoltà di accesso alle tecnologie
digitali e ad Internet e, oltre che a supportarli, li aiutano
anche a migliorare le loro competenze digitali.
I DigiPass infatti, se da una parte promuovono
l'alfabetizzazione digitale, dall'altra contribuiscono
all'inclusione sociale poiché grazie ai servizi offerti i
cittadini ricevono supporto e formazione attraverso momenti
dedicati all'utilizzo di Internet e delle tecnologie digitali.
Ecco perché ha proseguito il vicepresidente - la creazione dei
questi punti rendono effettivo quel processo democratico che
valorizza le competenze di tutti e non di alcuni, con grande
attenzione alla popolazione anziana, alle persone straniere,
alle donne che ancora sono penalizzate nelle professioni
digitali, nonché coloro che risiedono in aree interne o
montane".
"L'obiettivo di questa legislatura è fare dell'Umbria la
Regione più digitale d'Italia" ha affermato Bori. "L'Umbria - ha
proseguito - dovrà riprendere a crescere sul versante sociale,
così come su quello economico e culturale e solo superando il
digital divide di partenza si potrà dare a tutti la possibilità
di cogliere al meglio le nuove opportunità. Un motivo in più per
spingere sulla formazione dei cittadini".
Bori ha poi ricordato che in Umbria sono attivi 62 punti
digitali che negli anni hanno formato 18.000 cittadini. Le 12
zone sociali dell'Umbria svolgono un ruolo di primo piano in
questo contesto ed hanno attivato il servizio in varie sedi in
modo da coprire tutto il territorio regionale, anche
coinvolgendo centri giovanili e sociali, realtà pubbliche
esistenti come sedi comunali, biblioteche, centri per l'impiego,
e si avvale della collaborazione con associazioni del terzo
settore.
Sono oltre 50 i facilitatori digitali pronti ad accompagnare
gli utenti per il supporto a servizi come Spid e Cie, sia per
l'utilizzo di servizi digitali pubblici (come l'app
UmbriaFacile) che di servizi privati (come l'home banking). Tra
questi: prenotazioni cup e ritiro referti, fascicolo sanitario
elettronico, posta elettronica, anagrafe digitale (cambio
residenza, ritiro certificati), pratiche telematiche, curriculum
vitae europass, app io, servizi inps (lavoro domestico,
fascicolo previdenziale), attivazione pec e firma digitale,
prenotazione passaporto, pagamenti pagopa, servizi arpal
(ricerca lavoro, domande di concorso, iscrizione centro per
l'impiego).
In prospettiva la Regione punta a rendere i 12 luoghi
DigiPass dei capifila di zona come 'hub' per i processi di
partecipazione, oltre che per rendere effettiva la cittadinanza
digitale.
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