"La Regione è un patrimonio di
tutti, non dei singoli governi: la riforma della sua
organizzazione deve quindi essere condivisa e tutti i gruppi
consiliari devono essere messi a conoscenza dello studio
realizzato dall'Università Bocconi". Il consigliere del gruppo
Misto Claudio Restano ha così motivato la richiesta di audire i
referenti della Sda Bocconi cui è stata affidata una consulenza
in merito alla riforma dell'amministrazione regionale. La
richiesta è stata avanzata stamane insieme ai colleghi delle
forze di minoranza, in seconda Commissione, durante l'esame
degli articoli riguardanti il personale regionale contenuti nel
disegno di legge di manutenzione dell'ordinamento regionale per
il 2023.
"Alcune modifiche alle norme sul personale - Restano -,
contenute nell'articolo 19, che a detta della maggioranza
riguardano obiettivi specifici e urgenti, potrebbero confliggere
o essere disallineate con la riforma della pubblica
amministrazione in corso di elaborazione. Tale materia andrebbe
affrontata nella sua interezza, evitando interventi temporanei e
urgenti quali concorsi in merito dei quali non si conosce il
parere della Sda Bocconi ma solo quanto riferito in proposito
nel corso dell'ultimo Consiglio dal presidente Testolin che ha
utilizzato il termine 'razionalizzare' a proposito del numero di
dirigenti utili per la nostra amministrazione".
"La nostra richiesta è stata accolta - specifica Restano - e
audiremo i referenti della Sda Bocconi congiuntamente alla prima
Commissione nell'ambito della riforma degli enti locali. È un
risultato importante alla luce delle decisioni future sul tema
specifico".
"Nell'ambito dell'esame della 'omnibus' - prosegue il
consigliere del gruppo Misto -, ho anche chiesto, sempre
unitamente ai colleghi della Lega Vda e di Pcp, di procedere
all'audizione dell'Agenzia dei segretari, del Consorzio degli
enti locali della Valle d'Aosta, delle rappresentanze sindacali.
Si tratta di misure che devono essere inserite in un contesto
generale e le parti interessate vanno sentite".
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