Gerusalemme, Betlemme e Gerico: sono
le tappe del pellegrinaggio in Terra Santa di un gruppo di
sacerdoti italiani, che sono anche guide di questi luoghi, che
aprono la stagione di nuovi viaggi di fede dell'Opera Romana
Pellegrinaggi in questa terra, toccata da mesi di conflitti.
L'obiettivo è non solo riportare in questa terra i tanti fedeli
italiani che vogliono tornare in Israele e Palestina, i luoghi
dove è nato e vissuto Gesù, ma anche sostenere la comunità
locale. I cristiani in Terra Santa vivono di turismo religioso e
da mesi sono praticamente senza lavoro.
"Dal 7 ottobre in poi dobbiamo cambiare proprio la
motivazione del pellegrinaggio. 'Pellegrini di speranza' è il
motto del Giubileo ma anche dei nostri viaggi qui", sottolinea
la responsabile dell'Orp, suor Rebecca Nazzaro. "In questi
luoghi c'è un vuoto ma è un vuoto che ci permette di riflettere
sul senso del pellegrinaggio e sulla presa di coscienza, da
parte nostra, che i cristiani che vivono in questa terra
custodiscono una eredità, tengono alta e accesa la lampada della
fede. Noi - dice suor Nazzaro ai microfoni del Christian Media
Center - dobbiamo essere come l'olio della lampada, aiutarli. Ma
nel momento in cui aiutiamo loro, ci fortificano".
Nel corso del pellegrinaggio che fa da apripista ai viaggi
che cominceranno proprio dalla settimana di Pasqua, l'Orp ha
incontrato la comunità locale, a partire dai francescani della
Custodia.
A guidare il pellegrinaggio di questi giorni è don Giovanni
Biallo: "Non abbiamo dimenticato la Terra Santa", sottolinea
ricordando che è sempre stata la principale meta dei viaggi di
fede dall'Italia anche se, dal 7 ottobre, a parte pochi eventi,
non si è potuto più organizzare questi viaggi con i numeri del
passato. "E' stato bello guardarsi negli occhi e tornare a
pregare insieme con i cristiani locali - dice don Biallo -.
Abbiamo visto le ansie, le preoccupazioni e la paura del futuro,
soprattutto a Betlemme ma anche a Gerusalemme. Allo stesso tempo
c'è un grande desiderio di restare e resistere. Mi ha colpito un
ragazzo che ha detto: 'Tutti vogliono venire nella nostra terra
e noi ce ne dobbiamo andare?'. La Terra Santa senza i cristiani
è impensabile. Anche per questo come Orp abbiamo deciso di
riprendere i pellegrinaggi nel corso dei quali incontreremo
sempre la comunità locale e pregheremo con loro per chiedere il
dono della pace".
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