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Elena, regina attenta agli ultimi, al centro di giornata studi

Elena, regina attenta agli ultimi, al centro di giornata studi

Promossa anche dal Comitato per la causa di beatificazione

ROMA, 24 marzo 2025, 09:00

Redazione ANSA

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Dalla spiritualità mariana ai contatti con don Orione, dell'attenzione per gli ultimi ai pellegrinaggi a Lourdes: è anche tutto questo la Regina Elena, personaggio che sarà al centro di una giornata di studi il 25 marzo a Roma, organizzata dall'Association Internationale Reine Hélène, che da un quarantennio ne coltiva la memoria e ne prosegue l'impegno umanitario, dal Comitato che ne promuove la beatificazione e dalla Pontificia Academia Mariana Internationalis (Pami).
    Luciano Regolo, condirettore del settimanale edito san Paolo, "Maria con te", e autore di due volumi sulla regina, nonché, dallo scorso agosto, presidente del Comitato per la beatificazione, ne tratteggerà la vita "all'insegna dell'amore, della fede e della speranza", pur in un periodo segnato da due conflitti mondiali e dalla dittatura fascista. A inquadrare lo scenario storico in cui operò Jelena Petrovic Njegos, principessa del Montenegro che sposò nel 1896 il principe ereditario d'Italia, destinato a salire al trono come Vittorio Emanuele III, 4 anni dopo per il regicidio di Umberto I, sarà Francesco Perfetti, docente universitario di storia contemporanea. Padre Stefano Cecchin, presidente della Pami, poi, approfondirà il tema della "spiritualità mariana" della Regina, sempre attenta ai bisogni altrui, che visitando il santuario di Lourdes poco prima della sua morte nel 1952 chiese al seguito di non pregare per la sua salute (era ammalata di cancro) ma per tutti i sofferenti, specialmente le madri che avevano perso dei figli. Don Flavio Peloso, postulatore dell'Opera don Orione, invece, ricostruirà quei "contatti e sintonie" tra la sovrana e san Luigi Orione che si tradussero in tanti soccorsi per gli indigenti e per le famiglie colpite da gravi calamità naturali, come il terremoto di Reggio Calabria e Messina nel 1908. La gioventù di Jelena nel credo ortodosso (prima che cambiasse confessione per le nozze) sarà al centro dell'intervento dell'accademico, diplomatico e politico del Montenegro, Miograd Lekic. Paolo Mazzarello, docente universitario di storia della Medicina, ricostruirà l'impegno personale di Elena nella lotta contro l'encefalite letargica, importante come in quella contro il cancro, come spiegherà Lorella Salce, responsabile comunicazione stampa e relazioni esterne dell'Ifo-Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, presidio oncologico capitolino nato proprio su suo impulso.
    "L'obiettivo - spiega Regolo - è far conoscere in tutte le sfaccettature questa donna, capace d'interpretare sempre il suo ruolo nella società e nella famiglia come servizio e con genuino amore verso il prossimo, una donna, una madre, che tentò anche di fermare l'espandersi della seconda guerra mondiale con un'accorata lettera alle regine dei Paesi che nel 1939 erano ancora neutrali, le cui parole sono di grande attualità. O, ancora, che nel 1944 a Ravello scriveva alla sorella Militza detta Missia che vedeva così tante macerie e disperazione attorno a sé che tutto quello che desiderava era che tornasse la pace 'non importa se con la Monarchia o la Repubblica'. Una donna che si adoperò per i dimenticati e i perseguitati e seppe ridare il sorriso e riaccendere la speranza, tema di quest'anno giubilare, anche nei periodi più foschi della nostra storia".
   
   

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