"Secondo Giovanni Paolo II, seguito
anche da Papa Francesco, mai nessuna epoca ha avuto tanti
martiri come la nostra: solo che l'idea classica di martirio non
era capace di contenerli, perché nuova e più vasta era la loro
testimonianza. Abbiamo dunque ritenuto che fosse necessario
narrare la testimonianza eroica di tanti e tante che erano con
noi ogni giorno e che ora sono per noi davanti al Trono
dell'Altissimo".
Il 9 maggio 2025 si terrà a San Paolo fuori le Mura la
commemorazione ecumenica dei Nuovi Martiri, ovvero quei
cristiani che, nel nostro tempo, hanno pagato con la vita la
loro testimonianza di fede. In vista dell'evento, è appena
arrivato in libreria 'Nuovi martiri' (Edizioni San Paolo 2025,
pp. 329, euro 25,00) dei giornalisti Luigi Accattoli e Ciro
Fusco.
Il testo, che vede la prefazione del segretario generale
della Cei mons. Giuseppe Baturi, documenta rigorosamente
l'attualità del martirio nella nostra epoca e nella nostra
patria. La prima edizione, pubblicata nel 2000 in occasione del
Grande Giubileo, aveva censito 393 nomi; oggi, a distanza di 25
anni, questa nuova raccolta ne aggiunge 50 in più, raggiungendo
un totale di 443. Già allora, un'indagine statistica aveva
rilevato che i martiri del Novecento superavano di gran lunga
quelli trucidati nelle persecuzioni dei primi secoli.
Oggi la tendenza non è cambiata: il numero continua a
crescere e il libro offre un tributo necessario alla memoria di
chi ha offerto la vita per Cristo e per i valori fondanti della
nostra storia. A sottolineare l'importanza di questa
testimonianza, il volume sarà presentato a Roma, martedì 29
aprile alle ore 17.00 presso la Basilica di San Bartolomeo
all'Isola Tiberina, luogo simbolo della memoria dei Nuovi
Martiri. A intervenire, tra gli altri, il cardinale Marcello
Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, per
riflettere sul valore del martirio nella Chiesa di oggi.
Tra i martiri degli ultimi 25 anni emergono figure luminose
come don Andrea Santoro, ucciso nel 2006 mentre pregava nella
sua chiesa a Trabzon, in Turchia, e il vescovo Luigi Padovese,
assassinato nel 2010 sempre in Turchia dal suo autista, un
militante islamista.
Leonella Sgorbati e Annalena Tonelli, colpite nei loro
ospedali in Somalia e in Somaliland, rispettivamente nel 2006 e
nel 2003, hanno subito la stessa sorte di Graziella Fumagalli,
assassinata nel 1995 nell'ospedale che dirigeva in Somalia.
Ma i martiri della fede non si contano solo nei contesti di
missione: in Brasile, nelle Filippine, in Burundi e ad Haiti,
uomini e donne sono stati uccisi perché difendevano le
popolazioni indigene, sottraevano ragazzi ai narcotrafficanti o
rivendicavano i diritti degli emarginati.
Anche in Italia il martirio continua: Emilio Gandolfo, Maria
Laura Mainetti, Roberto Malgesini, Pino Puglisi e Giuseppe Diana
sono testimoni della fede e della giustizia del nostro tempo. Né
il sacrificio appartiene solo a sacerdoti e religiosi: anche
laici come Marco Biagi, Luca Attanasio e Santa Scorese sono
stati riconosciuti degni della palma del martirio, come in
passato lo furono Salvo D'Acquisto, Aldo Moro, Vittorio
Bachelet, Rosario Livatino, il generale Dalla Chiesa e Piersanti
Mattarella.
Con una vasta raccolta di documenti e testimonianze inedite,
il volume di Accattoli e Fusco rappresenta un ritorno e un
ampliamento atteso, illuminando le vite di questi testimoni
della missione, della carità e della giustizia. Un'opera che
conferma come, ancora oggi, ci siano cristiani che risplendono
"come astri del cielo".
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