Nell'ultimo biennio, da gennaio 2020
a dicembre 2021, segnato dalla pandemia, le Acli di Roma e
provincia grazie al progetto "Il Cibo che Serve" hanno
recuperato e redistribuito 267 tonnellate di cibo (+12% nel 2021
rispetto al 2020), che è stato poi immesso nella rete di realtà
solidali che sostiene il progetto, e consegnato a famiglie e
persone in difficoltà della Capitale. Questi dati verranno
presentati domani, venerdì 4 febbraio 2022, in occasione della
9° Giornata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentari nel
corso di un evento che si terrà presso la Fondazione Enpam, a
Roma.
In particolare, le Acli di Roma nel biennio 2020-2021 hanno
recuperato 76.537 kg di pane e prodotti da forno, 140.788 kg di
ortofrutta, 41.535 kg di beni a lunga conservazione, 6293 kg di
salumi prossimi alla scadenza donati dall'azienda Fiorucci, 449
kg di pesce. Inoltre, 1890 kg di cibo sono stati recuperati
grazie all'impegno dell'As Roma. Questo cibo ha permesso di
accompagnare 1 milione e 975 mila pasti e di consegnare 25.485
pacchi e buoni spesa, grazie a un totale di 9.580 giornate di
servizio volontario e a 59.328 km percorsi dai mezzi delle Acli
di Roma.
"In questo momento di grande difficoltà e di bisogni
emergenti - dichiara Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma
e provincia - la buona pratica 'Il cibo che serve' ha seguito un
forte trend di crescita e di sviluppo che conferma la grande
necessità di sostegno e tutela che colpiscono fasce sempre più
ampie di cittadini. I nostri furgoncini in questi anni hanno
percorso decine di migliaia di chilometri nella strada della
solidarietà tessendo, di fatto, nel cemento della Capitale, un
vero e proprio telaio di coesione sociale e presa in carico
delle fragilità a tutto tondo".
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