ROMA, 17 SET 2024 - Aumentare i controlli sui falsi preti e vescovi: è l'appello del Gris (Gruppo di Ricerca e Informazione Socio-religiosa) della Diocesi di Roma Il Gris ricorda quanto comunicato nei giorni scorsi dalla stessa diocesi circa il "sedicente patriarca e vescovo della Prelatura Cattolica SS. Pietro e Paolo" sig. Salvatore Micalef che "non è in comunione con la Chiesa Cattolica".
"Da tempo - sottolinea David Murgia - presidente del Gris della Diocesi di Roma - assistiamo oramai a un aumento di individui che, pur indossando abiti e insegne tipiche dei ministri della Chiesa Cattolica, in realtà con essa non hanno nulla a che fare. Nella maggior parte dei casi si tratta perlopiù di individui che riescono a far presa sui fedeli camuffandosi grazie a celebrazioni e liturgie molto simili a quelle cattoliche. Soprattutto in vista del Giubileo, proprio per una maggiore sicurezza dei pellegrini che qui verranno, occorre vigilare - è l'appello - per evitare confusione con realtà religiose che non solo non sono riconosciute o in comunione con la chiesa Cattolica ma spesso ne sono antagoniste".
PRECISAZIONE - ROMA, 22 FEB 2025 - In relazione alla notizia più in alto pubblicata, a richiesta dell'avvocato Riccardo Fragalà e nell'interesse di Salvatore Micalef si riporta quanto segue: "La Chiesa cattolica ha sempre riconosciuto che la validità della consacrazione episcopale dipende da tre elementi essenziali: 1. La successione apostolica ininterrotta, trasmessa attraverso l’imposizione delle mani da parte di un vescovo validamente consacrato. 2. L’uso di una formula sacramentale valida, in conformità con la Tradizione liturgica della Chiesa. 3. L’intenzione corretta di chi conferisce l’ordinazione, ossia la volontà di conferire il sacramento secondo ciò che la Chiesa intende. Il Catechismo della Chiesa Cattolica (n. 1556) afferma chiaramente che "perché il ministero ecclesiale sia valido, è necessario che i vescovi siano consacrati nella successione apostolica". Inoltre, la Costituzione Dogmatica Lumen Gentium del Concilio Vaticano II conferma che l'episcopato trasmette la pienezza del sacramento dell'Ordine, garantendo la continuità della missione apostolica. Nel caso di S. E. Mons. Salvatore Micalef, tutti questi requisiti sono pienamente rispettati. La sua consacrazione episcopale è avvenuta secondo la successione apostolica valida e con la giusta intenzione sacramentale, rendendola indiscutibilmente valida, indipendentemente da eventuali contestazioni disciplinari o giurisdizionali".
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