Sono oltre 281.000 i
rifugiati dall'Ucraina che hanno attraversato il confine con la
Polonia dall'inizio del conflitto, ovvero in 5 giorni. Lo
riferisce all'ANSA il portavoce della Conferenza episcopale
della Polonia, don Pawel Rytel-Andrianik, citando gli ultimi
dati della Guardia di Frontiera. "Decine di migliaia di persone
hanno trovato aiuto nelle organizzazioni cattoliche in Polonia.
Tutte le diocesi sono impegnate e pronte ad accogliere i
rifugiati. Il sostegno materiale e la preghiera dei cattolici
polacchi viene fornito dal primo giorno di guerra attraverso
Caritas Polska, le Caritas diocesane e altre organizzazioni di
volontariato, iniziative di istituti religiosi, di università e
comunità", informa ancora il portavoce dei vescovi polacchi.
Il presidente della conferenza episcopale, mons. Stanisław
Gądecki, ha chiesto a tutti i fedeli e alle persone di buona
volontà "un atteggiamento aperto nei confronti di coloro che
hanno bisogno di un riparo". I vescovi hanno fatto appello per
"l'apertura per le sorelle e i fratelli dell'Ucraina di case,
ostelli, case diocesane e parrocchiali, case di ritiro e tutti i
luoghi in cui si può fornire aiuto alle persone bisognose".
L'aiuto della Chiesa ai bisognosi viene fornito
principalmente attraverso la Caritas Polska e le Caritas
diocesane. Caritas Polska ha deciso di trasmettere
immediatamente 100.000 pln (oltre 20mila euro) per l'Ucraina. I
fondi sono già stati trasferiti a Caritas Ucraina della Chiesa
greco-cattolica e Caritas-Spes della Chiesa cattolica romana per
i bisogni più urgenti, come la fornitura di prodotti alimentari
e igienici, ma anche di altri mezzi materiali come materassi,
sacchi a pelo, coperte e cucine da campo.
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